di Nandino Capovilla
Ero esattamente lì un mese fa. Avevamo fretta e insistevo con l’autista per accelerare. Dal finestrino vedevo avvicinarsi il grande edificio della scuola di Beit Hanoun. L’autista capì che la mia fretta doveva venire dopo e nel pomeriggio lo ringraziai. Cominciò a spiegarmi e man mano che ci avvicinavamo mi rendevo conto del disastro: la scuola della città era diventata un enorme condominio di sfollati. Ma non siamo in Nepal. Questa è solo Gaza. Nessun terremoto ha costretto centinaia di famiglie ad abbandonare le proprie case. E’ quasi passato un anno da quel massacro che aveva ucciso duemila gazawi. Ma questo dato racappricciante metteva in secondo piano un altro “effetto collaterale”: nella sola cittadina di Beit Hanoun i caccia israeliani hanno abbattuto 90 abitazioni civili.
Siamo arrivati. Scendo e comincio un penoso giro all’interno della scuola-tenda. A voi immaginare… anzi, grazie all’ONG israeliana B’Tselem, anche voi potete fare questo tour di com-passione e indignazione. Non sono inutili i prossimi pochi minuti per guardare il VIDEO:
http://www.btselem.org/video/20150330_beit_hanoun_school
Nandino Capovilla
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