Questo mese si dibatterà in Israele una causa civile sul caso Rachel Corrie, proprio nel settimo anniversario della sua uccisione a Gaza. All’età di 23 anni Rachel, attivista e osservatrice per i diritti umani, morì schiacciata da un bulldozer Caterpillar D9R dell’esercito israeliano mentre tentava in modo nonviolento di offrire protezione ad una famiglia palestinese la cui abitazione stava per essere demolita.
La causa è iniziata mercoledì 10 marzo alla Corte Distrettuale di Haifa, Israele. Per seguirne gli sviluppi visitate il sito della Fondazione Rachel Corrie: http://www.rachelcorriefoundation.org
E la famiglia di Rachel ci rivolge un appello:
Vi chiediamo di portare all’attenzione del pubblico il processo in Israele sul caso di Rachel e le altre maggiori questioni ad esso connesse. Chiediamo verità e giustizia per Rachel ed insieme protestiamo contro l’impunità per la perdita di migliaia di vite a causa dell’occupazione – non solo nella assediata e tormentata Gaza, ma in tutta la Palestina., contro l’attacco sferrato dal governo e dall’esercito israeliani agli attivisti per i diritti umani nonviolenti (Palestinesi, Israeliani e internazionali), il diritto negato ai Palestinesi di accedere ai tribunali israeliani.
Il 16 marzo inviate una mail al Presidente Obama: http://www.whitehouse.gov/contact chiedendogli di rompere il blocco di gaza, fornire immediati aiuti umanitari ed inviare urgentemente l’inviato mitchell a gaza. (break the gaza blockade, provide immediate humanitarian aid, and urge special envoy mitchell to visit gaza.)
In solidarietà e con gratitudine, Cindy & Craig Corrie
Ma a Sheikh Jarrah, durante una manifestazione terminata con arresti, un contro-manifestante grida (nei primi minuti del filmato): ‘Rachel Corrie got what she deserved’, e cioè: l’esercito israeliano ha fatto bene ad ammazzarla.

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