ABBORDATA LA DIGNITE’ DA COMMANDO ISRAELE

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L’ordine e’ giunto dal capo di stato maggiore Benny Gantz. Le autorita’ israeliane hanno già comunicato che gli attivisti saranno accusati di essere entrati in Israele “illegalmente” e deportati. Oppure potranno aspettare di comparire davanti a un giudice e nel frattempo essere rinchiusi in centri detentivi.

Gerusalemme, 19 luglio 2011, Nena News – E’ forte la tensione nelle  acque davanti alla costa di Gaza. Quattro imbarcazioni della Marina  militare israeliana hanno circondato la “Dignité-Karame”, imbarcazione  francese ed unica della Freedom Flotilla «Stay Human» che ha potuto  lasciare la Grecia dopo il divieto del governo di Atene alla missione  pacifista in sostegno della popolazione di Gaza sotto blocco israeliano.  Secondo il sito del quotidiano di Tel Aviv “Haaretz”, la nave francese  e’ stata successivamente abbordata da un commando israeliano su ordine del capo di stato maggiore Benny Gantz.

La “Dignité-Karame”, con a bordo 17 persone tra membri  dell’equipaggio e passeggeri (tra i quali la nota giornalista israeliana  Amira Hass), aveva lasciato Port Said intorno alle 6 locali (le 5 in  Italia)  ed era giunta ad una cinquantina di miglia dalla costa di Gaza, dove ha  trovato ad attenderla unità da guerra israeliane. La Marina dello Stato ebraico ha intimato all’equipaggio di  identificarsi e chiesto se avevano a bordo armi (come conferma un video della  conversazione subito diffuso su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=naWhcDoX22Y&feature=youtu.be). I militari israeliani hanno poi intimato alla nave di lasciare le  merci a bordo nel porto di Ashdod o in alternativa in un porto  egiziano. Poi’ e’ scattato l’arrembaggio.

Nessuno e’ rimasto sorpreso dall’azione della Marina israeliana, ampiamente annunciata. Stamani il vice ministro degli esteri israeliano, Danny Ayalon, e’ stato  categorico nel ribadire le intenzioni del suo governo «Se quella nave è  davvero diretta a Gaza allora la intercetteremo…ma posso assicurare  che faremo il possibile per garantire la comodità di quelli a bordo», ha  commentato Ayalon con sarcasmo. Il dipartimento immigrazione del ministero dell’interno ha già  diffuso una nota secondo cui gli attivisti saranno accusati di essere  entrati in Israele “illegalmente” – pur essendo stati portati con la forza in Israele – e quindi deportati; potranno scegliere  se essere messi su un volo di rientro nei rispettivi paesi o aspettare  di comparire davanti a un giudice e nel frattempo essere rinchiusi in  centri detentivi.

Ben diverso il tono di coloro che sono a bordo della  “Dignité-Karame”. Un portavoce stamani aveva assicurato che l’imbarcazione non  trasporta alcuna arma o materiali pericolosi e ha ribadito che la  missione intende semplicemente ribadire l’illegalità del blocco navale  di Gaza attuato da Israele e il diritto legittimo della popolazione  palestinese di vivere libera. Il sito della Freedom Flotilla Italia da  parte sua sottolinea che la missione della piccola barca francese  rappresenta  «una straordinaria fiducia nella vittoria dei principi di  giustizia che costituiscono il diritto universale: questo è il  carburante della barca francese che, non a caso, si chiama Dignité». Il  sito annuncia inoltre che oggi «ogni Consolato o Ambasciata francese  verrà inondato dalle legittime richieste di protezione dei coraggiosi  naviganti, noi chiediamo di più: vogliamo che ad essi si riconosca il  merito di aver rischiato per il bene comune del mondo civile». Nena News

http://www.nena-news.com/?p=11618

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