ACQUA A GAZA: SCARSA, INQUINATA E INUTILIZZABILE

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18 agosto 2020  13:49

DI B’Tselem – 17 agosto 2020

https://www.btselem.org/gaza_strip/20200818_gaza_water_scarce_polluted_mostly_unfit_for_use

Circa due milioni di abitanti di Gaza soffrono di una carenza d’acqua costante, che peggiora in estate. L’acqua del rubinetto è salata e inquinata, e non è potabile. In assenza di altre alternative, i residenti sono costretti a utilizzare quest’acqua per fare il bagno e lavarsi, ma la fornitura è irregolare e imprevedibile. Per bere e cucinare, non hanno altra scelta che acquistare l’acqua privatamente, nonostante le gravi difficoltà finanziarie, e anche in questo caso di solito è qualitativamente inferiore alla media.

La scarsità d’acqua nella Striscia di Gaza e la qualità scadente dell’acqua di rubinetto sono note da anni. La falda acquifera costiera, su cui Gaza fa affidamento come unica fonte d’acqua, è stata inquinata dal pompaggio eccessivo e dalla contaminazione delle acque reflue. Di conseguenza, il 96,2% dell’acqua domestica della falda acquifera non è potabile. Inoltre, circa il 40% dell’approvvigionamento idrico domestico viene perso durante il tragitto verso le utenze a causa delle infrastrutture obsolete di Gaza. A causa di irregolarità nella fornitura, i residenti devono immagazzinare l’acqua in contenitori sui loro tetti da utilizzare nei giorni in cui la fornitura è interrotta. Anche l’alimentazione elettrica a Gaza è intermittente e spesso i blackout si manifestano contemporaneamente all’interruzione di acqua. Ciò limita la capacità dei residenti di azionare le pompe per riempire i contenitori. Le famiglie che non hanno la possibilità di pompare l’acqua sul tetto prima che la corrente si esaurisca si ritrovano senza acqua corrente.

La scarsa qualità e la fornitura limitata di acqua costringono gli abitanti di Gaza ad acquistare acqua desalinizzata da venditori privati, principalmente per bere e cucinare, ma anche per altri scopi. Anche gran parte dell’acqua acquistata è inquinata.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha fissato il requisito minimo per il consumo giornaliero di acqua pro capite a 100 litri. Questa quantità dovrebbe coprire i bisogni domestici essenziali come bere, fare il bagno, cucinare e lavarsi. A Gaza, il consumo medio giornaliero pro capite è di soli 88 litri; in Israele, in confronto, è più di 200.

Trad: Beniamino Rocchetto
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