Arabi Invisibili. Lo ebook

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admin | April 19th, 2011 – 8:04 pm

L’ho scritto nel 2006. L’ho pubblicato nel 2007. Esce in ebook nel 2011. Questo libro è proprio figlio di quel mondo arabo cangiante nel quale vivo da dieci anni esatti. Di carta nel 2007, e ora sullo schermo… sempre edito da Feltrinelli, che ha aperto da mesi una sezione digitale sempre più ricca.

Arabi Invisibili era nato dall’urgenza di spiegare gli arabi che incontravo quotidianamente, ignorati o – peggio ancora – travisati dalla mia Italia, dalla mia Europa e dal mio Occidente. Tutto per un calcolo politico, rivelatosi talmente miope con le rivoluzioni da avere messo addirittura l’Occidente con le spalle al muro. Senza risposte, o con risposte talmente razziste e volgari da essere nauseanti.

Arabi Invisibili parla  di atleti, di donne con o senza velo, di cantanti, di maestri di scuola, di scuole cristiane e di studenti musulmani, di imprenditori, di palazzinari egiziani, di emigranti, di arabi che vogliono la democrazia. Parla anche di blogger. Alcuni li avete visti a Piazza Tahrir, come Alaa Abdel Fattah e sua moglie Manal Hassan. Alcuni, come Sami Ben Gharbia, sono riusciti a tornare in patria, in Tunisia, dopo un esilio combattuto a suon di web. Altri ancora, in Bahrein, subiscono una repressione più dura di quella che subirono nel 2005.

Non è un libro aggiornato. Non parla delle rivoluzioni. Ma se volete capire le rivoluzioni del 2011, vi potrà essere utile. Perché le rivoluzioni non nascono dal nulla, e anche queste sono il prodotto di una dissidenza che è cresciuta all’ombra del web e di quella gioventù che ha deciso di combattere contro la rottura del contratto sociale, decisa dai regimi corrotti.

Faccio pubblicità al mio libro. Sì. E con molto orgoglio. Questo libro è nato dalla precisa richiesta di un arabo invisibile, di un egiziano. Quell’arabo invisibile, non solo l’11 febbraio del 2011, ma anche nei giorni precedenti, era a Piazza Tahrir, a festeggiare l’Egitto libero. Il nuovo Egitto. Lo sono andata a trovare, ovviamente, quando sono andata qualche settimana fa al Cairo. La prima cosa che mi ha detto è stata: “Hai visto? Avevamo ragione…”. Gli arabi erano invisibili, allora. Ora non più….

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