sabato 11 febbraio 2017
Sintesi personale
Nikki Haley, il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, ha annunciato l’opposizione del suo paese per la nomina dell’ex primo ministro palestinese Salam Fayyad a capo della missione delle Nazioni Unite in Libia : Danny Danon ha accolto la dichiarazione di sostegno con entusiasmo
“La nuova amministrazione dimostra che sta con Israele in ambito internazionale e alle Nazioni Unite in particolare e lavora per gli interessi reciproci dei due paesi. Questo è l’inizio di una nuova era alle Nazioni Unite in quanto gli Stati Uniti stanno con Israele e sono contrari a iniziative anti-israeliane”.
Contrariamente alle osservazioni di Danon la nomina di Fayyad non è stata una iniziativa anti-israeliana e il blocco non favorirà nè gli interessi di Israele né quelli americani. Una scelta frutto dell’ignoranza. Ecco sei ragioni per una mossa chiaramente insensata.
1. Quando Fayyad è stato ministro delle Finanze dell’Autorità palestinese, e più tardi primo ministro durante l’amministrazione Bush, c’era consenso a Gerusalemme, a Washington e nel resto del mondo sulle sue capacità, ma ancora di più sulla sua integrità, professionalità e diligenza. Fayyad era e rimane il politico palestinese più impegnato nella lotta contro la corruzione, nella costruzione di istituzioni, nel mantenere lo stato di diritto e nella repressione del terrorismo. Questi sono esattamente i problemi che affliggono la Libia e Fayyad è la persona più adatta per affrontarli.
2. Fayyad è stata la figura più importante per combattere la corruzione nell’Autorità Palestinese
Più tardi, come primo ministro, ha guidato la riforma dell’apparato di sicurezza palestinese, giocando un ruolo chiave nel portare la seconda intifada a termine. L’attività di Fayyad, forse il leader palestinese più moderato, era finalizzata agli interessi palestinesi, la sua filosofia di stato assomigliava a quella del primo premier israeliano, David Ben-Gurion. Fayyad è stato apprezzato dalle strutture di difesa israeliane e da figure di alto livello nei governi di Ariel Sharon, di Ehud Olmert e di Benjamin Netanyahu.
3. Fayyad si oppose a passi unilaterali guidati dal presidente palestinese Mahmoud Abbas alle Nazioni Unite, ritenendo che avrebbero ostacolato la creazione di uno stato indipendente. Nell’aprile 2012 si rifiutò di trasmettere una lettera di Abbas a Netanyahu nella quale il presidente palestinese minacciava di smantellare la PA. Nel novembre 2012 si oppose alla richiesta di Abbas di ottenere lo status di Stato osservatore alle Nazioni Unite. Per questi motivi e per altri contrasti Fayyad si dimise nel 2013.
4. Fayyad è palestinese, ma non ha cercato di diventare il capo della missione delle Nazioni Unite in Libia come rappresentante della PA. In effetti non era entusiasta della sua nomina il Presidente Abbas, che vede in Fayyad un rivale politico superiore. Dopo che Fayyad si è dimesso Abbas ha cercato di limitare le sue azioni e ha anche provato, senza successo, di realizzare un procedimento penale contro di lui. Hamas non era soddisfatto della nomina di Fayyad sia per gli interessi dell’organizzazione in Libia, sia per il contrabbando di armi a Gaza. E’ sorprendente che Danon abbia scelto scelto di appoggiare Abbas e Hamas.
5. Fayyad era il candidato preferito dal nuovo segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Guterres, non certo ostile a Israele. Sabotare la nomina di un nuovo capo delle Nazioni Unite richiede talento speciale per distruggere la diplomazia. Il supporto di Danon per bloccare la nomina non avvantaggerà Israele quando ne avrà bisogno.
6. Israele si è giustamente lamentata della politicizzazione delle Nazioni Unite, ma Danon è ipocrita. L’inviato ha respinto Fayyad non per le sue posizioni, ma perché è palestinese. Si potrebbe in qualche modo capire la mossa di Danon, se tale scelta avesse qualche significato per Israele, ma non appare così la questione.
Da conversazioni avute con due alti funzionari a Gerusalemme, così come con una fonte del Segretario delle Nazioni Unite a New York, il governo israeliano non ha avuto alcuna responsabilità nel rilascio della dichiarazione americana, ma la dichiarazione veloce di Danon ha creato l’impressione di un coordinamento con il governo israeliano. Tale situazione è incredibilmente dannoso per gli interessi di Israele.
Barak Ravid: opporsi alla nomina di Salam Fayyad …
https://frammentivocalimo.blogspot.it/2017/02/barak-ravidopporsi-alla-nomina-salam.html
Quest'opera viene distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.