Basta Israele! stai esagerando…

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La sfrontatezza dello Stato d’Israele nel procedere indisturbato nella distruzione criminale della Palestina a volte raggiunge livelli talmente incredibili che anche i più miti “amici di Israele” saltano sulla sedia: “Basta. Adesso esagera!” E’ accaduto a Famiglia Cristiana, rivista che ha sempre mantenuto una posizione a dir poco esageratamente equilibrista, da qualcuno costretta a riportare, a fianco di una denuncia dei quotidiani crimini di Israele, una notizia contro i palestinesi…

Ma stavolta anche Famiglia Cristiana ha perso la pazienza e in due giorni c’è stato un interessante botta e risposta tra il mensile cattolico e uno dei più famosi quotidiani israeliani. Riportiamo una sintesi augurandoci che a tutti i suoi livelli, la Chiesa di papa Francesco libera nella denuncia, riprenda la parresia di Kairos Palestina, senza temere di nominare Israele come lo stato che ha la vera responsabilità della tragedia in atto. Prima che sia troppo tardi.
BoccheScucite

16 maggio 2015,
ABU MAZEN INCONTRA PAPA FRANCESCO:
IL VATICANO RICONOSCE LO STATO DI PALESTINA
Famiglia Cristiana, Annachiara Valle

La sintesi dell’incontro tra il presidente palestinese Abu Mazen e papa Francesco è tutto in quel dono che Bergoglio ha consegnato al leader giunto in Vaticano alle dieci di questa mattina: la medaglia del suo pontificato con impressa la figura dell’angelo della pace. Un angelo, ha detto papa Francesco, che «distrugge lo spirito cattivo della guerra».
L’auspicio di papa Francesco è che lo stesso presidente palestinese diventi «un angelo della pace».
Una nota della sala stampa riferisce che «nel corso dei cordiali colloqui è stata manifestata grande soddisfazione per l’intesa raggiunta sul testo di un Accordo comprensivo tra le Parti circa alcuni aspetti essenziali della vita e dell’attività della Chiesa cattolica in Palestina, che sarà firmato in un futuro prossimo. Nell’Accordo si parla esplicitamente di Stato palestinese. Alle domande dei giornalisti padre Lombardi ha precisato: “Sì, è un riconoscimento che lo Stato esiste”
Un riconoscimento già in parte avvenuto con il voto sulla risoluzione Onu che riconosceva la Palestina Stato osservatore non membro nel novembre 2012. Ma a chiarire il peso della novità vale soprattutto la conferma del capo della sala stampa della Santa Sede, padre Lombardi.

17 maggio 2015
IL QUOTIDIANIO ISRAELIANO YEDIOT AHRONOT
ACCUSA FAMIGLIA CRISTIANA E IL PAPA
Yediot Ahronot è il giornale più seguito in Israele. L’editoriale di Noah Klieger, è intitolato “Il Papa ingenuo e il suo angelo della pace di Ramallah”.

18 maggio 2015
FAMIGLIA CRISTIANA: PAPA INGENUO O “SORDITA’ AUTOREFERENZIALE DI ISRAELE?”

Vaticano e Palestina, quel che Israele non dice
Famiglia Cristiana, Fulvio Scaglione

Yediot Ahronot (in ebraico Ultime notizie) è il giornale più seguito in Israele. Varrebbe la pena, quindi, di pubblicare per intero l’editoriale di Noah Klieger, intitolato “Il Papa ingenuo e il suo angelo della pace di Ramallah”, perché fa perfettamente intendere cosa si agita nella pancia del Paese e da dove vengono molte delle argomentazioni avanzate in queste ore anche dall’ebraismo italiano.
Tentiamo noi un riassunto.
“Sua Santità o è molto ingenuo o non ha la minima idea di ciò che è successo in Medio Oriente negli ultimi settanta’anni”. Sono, quasi alla lettera, le cose che Klieger ha scritto in un altro articolo di Barack Obama e del tentativo di accordo sul nucleare con l’Iran.

E prosegue: “Se Francesco capisse qualcosa di ciò che accade nella nostra regione… potrebbe chiedere all’angelo della pace di Ramallah perché negli anni quasi tutti i cristiani sono scappati o emigrati dai territori controllati dai palestinesi, mentre in Israele centinaia di migliaia di cristiani vivono pacificamente e godono della più ampia libertà di religione”.

(…) A proposito di ingenuità: tutti coloro che non la pensano esattamente come il Governo israeliano di turno si beccano questa irridente accusa. Può anche darsi che sia vero, per carità. Ma ne siamo proprio sicuri? Davvero Israele conosce così bene il Medio Oriente? E se lo conosce così bene perché passa da una guerra all’altra? Perché il baricentro della sua politica si sposta sempre più verso il nazionalismo spinto e verso il bellicismo? Perché si ritrova oggi schierata con le monarchie del Golfo, ispiratrici e finanziatrici di tutti i peggiori movimento estremisti e terroristici islamici, a cominciare dall’Isis, che nel Medio Oriente portano barbarie e devastazione?

(…) La verità è che Israele deve confrontarsi con un’impazienza che cresce in tutto il mondo, mica a Roma. Quella stessa che ha ispirato (per citare i fatti più recenti) i voti dei Parlamenti francese e inglese e di quello (assai più ambiguo, ma si sa, siamo italiani) di quello nostro, inclini al riconoscimento della Palestina come Stato. Per non dire della decisione del Governo della Svezia. Come si vede, gli ingenui sono sempre più numerosi.

L’Autorità palestinese esiste e resiste grazie alla pietà di Israele (che, si suppone, potrebbe cancellarla quando vuole. Per fare che, un solo Stato in cui ebrei e musulmani sarebbero in numero quasi pari? Bel colpo…) e dai territori palestinesi i cristiani scappano, mentre in Israele restano. Ma se l’Autorità esiste solo perché Israele lo permette, forse Israele ha qualche responsabilità per ciò che vi succede, o no? In altre parole: per quanto Klieger possa vender fumo, i cristiani di Betlemme e dei Territori emigrano non tanto perché perseguitati dai musulmani (anche se non mancano gli episodi di intolleranza) ma perché l’occupazione israeliana, posti di blocco, le continue confische di terre e il costante incremento degli insediamenti rendono la vita durissima, ai limiti dell’impossibile. Forse i cristiani scapperebbero anche da Israele, se Israele fosse occupato dagli eserciti arabi.

La sordità autoreferenziale di Israele (nessuno ci capisce, tutti ci odiano, nessuno capisce il Medio Oriente, ecc. ecc.), elemento connaturato all’ondata di nazionalismo a sfondo religioso che Benjamin Netanyahu prova a cavalcare, può diventare un problema serio.

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