mercoledì 23 gennaio 2019
Letterine e temi sulla pace consegnati al presidente Sergio Mattarella dal portavoce dell’Unicef
Mentre a Castelnuovo di Porto continuava lo sgombero dei tanti stranieri accolti da tempo (alcuni dei quali si stanno ritrovando in strada senza sapere dove andare) il portavoce dell’Unicef, Andrea Iacomini, ha consegnato stamani, dentro un mappamondo, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella lettere scritte dai bambini della scuola elementare Guido Pitocco per i loro coetanei del Cara. Qualche mese fa infatti gli alunni di questa scuola avevano visitato la struttura durante una mattinata di giochi e incontri organizzata dalla cooperativa Auxilium.
“Bambini e ragazzi che frequentavano le scuole e i centri estivi, che svolgevano attività di volontariato, che avevano stretto amicizia e legami affettivi con i coetanei italiani” – dice Iacomini – Si trovano improvvisamente gettati fuori dal loro ambiente e proiettati nell’ignoto, a ricominciare da zero ma gravati dal peso di un’esperienza che non potrà non lasciare una ferita dentro di loro.
Viene da chiedersi se queste decisioni, assunte in nome della sicurezza e dell’ordine sociale, possano davvero rendere il nostro Paese più sicuro o non, piuttosto, generare nuove marginalità ed esclusioni che possano preludere a esiti del tutto diversi da quelli auspicati”. Vengono inoltre “Interrotti in modo traumatico percorsi di studio e inclusione sociale”.
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Il portavoce dell’Unicef, Andrea Iacomini, con le lettere dei bimbi ai coetanei del Cara da consegnare al presidente della Repubblica
Nelle letterine si parla di pace e di amicizia
Un disegno
Un momento della mattinata passata al Cara di Castelnuovo di Porto
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Castelnuovo. I bambini scrivono ai loro coetanei migranti del Cara: «NON SIETE SOLI»
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