Un piano sempre più chiaro distrugge l’agricoltura palestinese mirando alla colonizzazione
Il 19 marzo del 2011, e sotto la protezione delle forze israeliane di occupazione, una mandria di animali condotti da coloni israeliani dall’insediamento illegale di Susiya a sud di Hebron ha invaso 50 ettari di terreni coltivati a grano e orzo di proprietà di residenti palestinesi della città di Yatta. I coloni israeliani hanno trasformato le terre coltivate in pascoli per le loro pecore che hanno immediatamente distrutto le coltivazioni. Inoltre, nello stesso giorno, e nella parte settentrionale della Cisgiordania, i coloni israeliani, e sotto la protezione delle Forze Israeliane di Occupazione, di stanza nella zona di Wadi Qana (Cana Valley) a nord-ovest della città di Salfit e sradicati più di 20 alberi di oliva di proprietà di residenti Abdul Karim Ahmad Mansur.
Mr. Mansur detto che la sua terra di 40 dunum è sempre stata presa di mira dai coloni israeliani: questa è la quarta volta che attaccano la sua terra in pochi mesi, e solo poche settimane fa i coloni hanno distrutto tutta la sua recinzione.
Israele sta perseguendo l’obiettivo di distruggere l’agricoltura palestinese con ogni mezzo possibile e decine di leggi e regolamenti diventano pretesti per manipolare i metodi per controllare il territorio e costruire ovunque insediamenti, strade, basi militare e naturalmente, il muro di segregazione.
Le più fertili e coltivate tra le terre palestinesi sono prese di mira dai coloni, come metodo ben sperimentato di costringere i palestinesi a lasciare le loro terre.
Nel corso del 2010, l’esercito di occupazione israeliano, insieme ai coloni israeliani, ha sradicato circa 11.000 alberi, molti dei quali di olive.
20 marzo 2011
Leggete il Rapporto Arij :
http://www.poica.org/editor/case_studies/view.php?recordID=3013
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