Il governo di Asmara sta deliberatamente omettendo di comunicare la gravità della crisi umanitaria nella regione di Dankalia, piegata da mesi di siccità e carestia: è la denuncia formulata dall’Organizzazione democratica Red Afar (Rsado) di opposizione al governo di Isaias Afewerki.
Gli attivisti denunciano inoltre la deviazione, da parte delle autorità, degli aiuti internazionali destinati alla comunità Afar, costretta ad emigrare dalle zona in cui tradizionalmente pascolano le greggi, in seguito all’eruzione di un vulcano nel sud del paese, risalente al giugno scorso.
“Non un aiuto o una coperta sono stati distribuiti” ha denunciato in un’intervista al ‘Sudan Tribune’ Yasin Mohammed Abdela, portavoce della Rsado, secondo cui le comunità di pastori “sono state evacuate dall’area in cui si è diffusa una nube di cenere e gas, per poi essere abbandonate nelle radure e foreste”.
La severa malnutrizione e le malattie che cominciano a diffondersi nei campi profughi, sorti spontaneamente dopo l’evacuazione, stanno gravemente minacciando la vita di donne e bambini che costituiscono la maggioranza degli sfollati.
La Rasdo denuncia l’atteggiamento del governo di Asmara come parte di una più ampia e brutale “pulizia etnica” in atto contro le minoranze etniche del paese, la cui stampa è fortemente controllata dalle autorità.
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