di Amira Hass
La settimana scorsa la mia Renault ha cominciato a rallentare mentre mi trovavo sull’unica strada aperta a sud di Ramallah, vicino al posto di blocco di Qalandia. Cosa fare? La mia assicurazione è convenzionata con un servizio di soccorso stradale israeliano, così ha dovuto mettermi d’accordo per incontrare il carro attrezzi fuori del posto di blocco. L’autista israeliano, mentre guidava, ha cominciato a farmi delle domande: “Da che parte stai?, mi ha chiesto alla fine. “Con i buoni”, gli ho detto. “E chi sono i buoni?”. “Mettiamola così”, ho risposto rassegnata, “se fossi un palestinese non vorrei vivere sotto occupazione”. Lui è stato ancora più schietto:”Se fossi vissuto io sotto occupazione, sarei stato un terrorista”.
(Internazionale 843)
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