Pubblicato il 25 dicembre 2013 da AbuSara
25 Dicembre 2013 / Fonte: Ma’an News Agency
Secondo le stime dell’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione), nel 2013 almeno 1.103 palestinesi sono stati sfollati all’interno della West Bank e di Gerusalemme Est. Di questi 34 per cento sono profughi.
Quest’anno, nella West Bank, l’amministrazione civile israeliana ha demolito «663 strutture, incluse 259 unità abitative».
Queste sono le cifre citate dall’UNRWA mercoledì 25 dicembre in occasione di un comunicato in cui l’ente condanna le ultime demolizioni di case di beduini palestinesi avvenute la vigilia di Natale nella West Bank.
Secondo l’UNRWA, le demolizioni avvenute vicino a Ramallah e Jericho hanno lasciato 68 persone senza un tetto, la maggior parte profughe, e di cui 32 sono bambini, «inclusa una bambina di cinque anni paralizzata dalla vita in giù.»
Le demolizioni si sono svolte a Eyn Ayoub, vicino a Ramallah, sfollando 61 persone, e a Fasayil al-Wusta, nella Valle del Giordano, sfollando sette persone.
«Si tratta di comunità beduine che erano riuscite a far fronte alle recenti tempeste di neve. Delle tende erano state distribuite dalla Mezza Luna Rossa in collaborazione con l’ICRC, ma date le temperature che durante la notte toccano lo zero queste purtroppo non sono sufficienti.
Inoltre, 750 capre e pecore sono rimaste senza un rifugio.»
L’UNRWA ha affermato che le demolizioni di case violano la legge internazionale, e che hanno costretto delle comunità storicamente autosufficienti a far ricorso agli aiuti umanitari e a «far fronte alle condizioni ambientali molto dure di questa stagione in abitazioni inadeguate.»
«Queste demolizioni provocano un esodo forzato delle popolazioni colpite e secondo la legge umanitaria internazionale potrebbero essere considerate come trasferimenti ed espulsioni forzate.»
In molti casi in cui vengono svolte queste operazioni, le autorità israeliane citano delle fantomatiche «ragioni di sicurezza» come giustificazione delle demolizioni di proprietà e di case palestinesi, ad esempio il fatto che si trovano vicino a degli insediamenti di coloni o che sono costruite senza permesso.
Se da una parte le autorità israeliane continuano a portare avanti le demolizioni, dall’altra non permettono ai palestinesi di costruire nuove case, negando loro quasi sempre i permessi di costruzione nella West Bank e a Gerusalemme Est. Quando le case vengono costruite senza il permesso, impossibile da ottenere, i proprietari ricevono degli ordini di demolizione. Al resto ci pensano i soldati ed i bulldozer dell’esercito.
Secondo le statistiche del Comitato Israeliano Contro le Demolizioni di Case, dall’occupazione della West Bank nel 1967 le autorità israeliane hanno demolito almeno 27.000 case e strutture palestinesi.
Sempre questa settimana, lunedì 23 dicembre, degli ispettori del concilio municipale di Gerusalemme hanno consegnato un mandato di demolizione ad una famiglia palestinese. Questo mandato prevede la distruzione di due edifici residenziali, e potrebbe colpire 19 persone che ora ci vivono.
Alla famiglia Siyam è stato comunicato che gli edifici, che si trovano nel quartiere di Silwan a Gerusalemme, dovranno essere demoliti perchè «sono stati costruiti senza il permesso necessario».
I fratelli Hammudah e Mahran Siyam, i proprietari, hanno raccontato che gli edifici erano stati costruiti dieci anni fa. Il primo edificio, che comprende quattro appartamenti e misura 540 metri quadri, appartiene alla famiglia di Hammudah, di dodici persone. L’altro edificio, un appartamento di 135 metri quadri, è abitato dai sette membri della famiglia del fratello Mahran.
La madre dei due fratelli, deceduta dieci anni fa, aveva finanziato la costruzione della casa e in passato aveva già dovuto pagare una multa di 650.000 shekels (187.000$) dopo che la municipalità di Gerusalemme aveva emesso un ordine di demolizione.
Fonti:
http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=660111
http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=659608
http://reteitalianaism.it/public_html/index.php/2013/12/25/continuano-le-demolizioni-nel-2013-sono-1-103-i-palestinesi-rimasti-senzacasa-nella-west-bank-e-a-gerusalemme-est/
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ARTICOLI ORIGINALI
1) UNRWA condemns Israel’s ‘Christmas Eve demolitions’ in the West Bank
A father and child among their belongings following a recent home demolition (Maanimages/UNRWA)
BETHLEHEM (Ma’an) — The United Nations Palestine refugee agency on Wednesday condemned Israel’s latest demolitions of Palestinian Bedouin homes in the West Bank, which UNRWA said displaced 68 people.The latest demolitions in the West Bank, “the most recent of which occurred on Christmas Eve,” have “severely threatened” the livelihoods of the families that lost their homes, UNRWA Spokesman Chris Gunnes said in a statement.
According to UNRWA, the demolitions that occurred near Ramallah and Jericho displaced 68 people in total, most of whom were refugees, and 32 of whom were children, “including a five year old girl who is paralyzed from the waist down.”
The demolitions took place in Ein Ayoub, displacing 61, and in Fasayil al-Wusta displacing seven, Gunnes said.
“These are Bedouin communities who managed to weather the recent snow storms. Tents have been distributed by the Palestinian Red Crescent in coordination with the ICRC but this is hardly adequate considering night-time temperatures plunge to around zero. In addition, some 750 head of sheep and goats are without shelter at this crucial lambing season.”
Gunnes said the home demolitions violated international law, and that they have forced communities who have historically been self sufficient to rely on international aid and “endure the pitiless seasonal weather in inadequate housing.”

So far in 2013, at least 1,103 Palestinians have been displaced throughout the West Bank and East Jerusalem, according to UNRWA figures. Of that number, 34 percent are refugees.
Israeli Civil Administration has demolished “663 structures, including 259 residential units” in the West Bank this year.
“These demolitions are a common trigger of forced displacement and may amount to a forcible transfer and forced eviction under international humanitarian law and human rights law,” Gunnes said.
“We call on Israel to abide by its obligations under international law, most particularly to ensure the humane treatment and protection of the civilian Palestinian population at all times, including through an immediate halt to administrative demolitions.”
A spokesman for Israel’s Coordination of Government Activities in the Territories — the unit within Israel’s Ministry of Defense that heads up home demolitions — confirmed the recent demolitions.
“The structures at hand were illegal,” the COGAT spokesman told Ma’an. “They had been built without a building permit.”
Israel’s High Court of Justice denied all petitions to keep the homes standing, he added.
He said the demolitions that UNRWA claimed took place in Ein Ayoub had actually taken place in Deir Ammar.
Israel rarely grants Palestinians permits to build in the West Bank, including East Jerusalem. It has demolished at least 27,000 Palestinian homes and structures since occupying the West Bank in 1967, according to the Israeli Committee Against House Demolitions.
It is illegal under international law to demolish property in occupied territory.
2) Jerusalem issues demolition orders to displace 19 Silwan residents
The first building is a two-story building and consists of four apartments measuring 540 square meters belong to his brother Hammudah who has a family of twelve, he said.
The other building, which consists of one apartment measuring 135 square meters, is inhabited by his brother Mahran’s seven family members.
Siyam highlighted that his mother, who passed away two years ago, had funded the construction ten years ago and had earlier paid a fine of 650,000 shekels ($187,000) after the municipality of Jerusalem issued a demolition order previously.
Israel has destroyed more than 604 Palestinian properties in the West Bank and East Jerusalem since the beginning of this year, displacing 1011 people, according to UNOCHA.
Israel rarely grants Palestinians permits to build in the West Bank, including East Jerusalem. It has demolished at least 27,000 Palestinian homes and structures since occupying the West Bank in 1967, according to the Israeli Committee Against House Demolitions.
The internationally recognized Palestinian territories of which the West Bank and East Jerusalem form a part have been occupied by the Israeli military since 1967.
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