CRESCE LA TENSIONE TRA I BEDUINI JAHALIN – la lettera sconfortata di due missionarie comboniane circa gli ordini di demolizione …

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in allegato la lettera sconfortata di due missionarie comboniane circa gli ordini di demolizione e di trasferimento dei beduini Jahalin dall’area dove si trova anche la famosa scuola di gomme anch’essa sotto minaccia di demolizione. Nel giro di pochi giorni l’ordine dovrebbe essere eseguito tra l’indifferenza generale delle potenze occidentali, salvo abbaiare debolmente a cose avvenute.

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Ieri mattina, 19 Febbraio 2017, rappresentanti dell’Autorita’ Israeliana, accompagnati da soldati israeliani armati, sono andati al villaggio Beduino di Khan Al Ahmer nel West Bank, dove si trova la famosa “Scuola di Gomme”, per consegnare un nuovo ordine di demolizione effettivo dal 23 Febbraio prossimo. La scuola e l’intero villaggio sono a rischio di demolizione e spostamento.

Lunedi’ mattina, 20 Febbraio 2017, abbiamo ricevuto la telefonata da Abu Soliman, il capo dei Beduini, che ci informava dell’arrivo dei bulldozer e dei soldati israeliani al villaggio di Tabna, che si trova nella stessa area di Khan Al Ahmer, e dove abbiamo un piccolo asilo. Ci siamo recate sul luogo dove abbiamo visto che era stata demolita una casa. Parlando con le donne abbiamo saputo che altre due abitazioni sono in lista di demolizione per il giorno 27 Febbraio.

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Facendo poi visita all’asilo, pochi erano i bambini presenti a causa di quanto successo di primo mattino. I bambini, testimoni dell’accaduto, erano alquanto scioccati e spaventati all’arrivo di qualsiasi macchina. Le stesse insegnanti si vedevano provate e in ansia per il loro incerto e precario futuro. Per la prima volta abbiamo letto sui loro volti rassegnazione e stanchezza.

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Parlando con Abu Raid, il capo del villaggio e membro del comitato della “Scuola di Gomme, e con alcune donne del villaggio, abbiamo colto in loro la seria preoccupazione per il futuro educativo dei loro figli in caso di distruzione della scuola.

Nel pomeriggio abbiamo visitato Khan Al Ahmer e ascoltato Abu Khamis il quale ci ha raccontato quanto e’ successo il giorno prima, 19 Febbraio. I soldati israeliani, senza rivolgere parola agli abitanti del villaggio, hanno lasciato 42 ordini di demolizione (tale e’ il numero delle baracche del villaggio comprese alcune aule scolastiche) con scadenza effettiva il prossimo 23 Febbraio.

Anche qui tra gli abitanti del villaggio e tra gli studenti della scuola abbiamo visto paura, preoccupazione e tanta incertezza.

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Proseguendo per il villaggio di Abu Nawar, vicino all’insediamento di Ma’ale Adumim, abbiamo sentito che il piano israeliano di spostamento forzato prevede oltre al villaggio di Khan Al Ahmer, anche quelli di Abu Nawar e di Abu Hindi. Nel villaggio di Abu Nawar i soldati israeliani si recano in sopralluogo quasi ogni mezzora lasciando dietro di loro sentimenti di sconforto negli abitanti e un grande punto interrogativo sulla nuova rielocazione.

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In questa situazione di grande incertezza, anche noi abbiamo sperimentato frustrazione di fronte a tanta ingiustizia e violazione dei diritti umani, oltre alla incapacita’ di trovare parole di conforto e di consolazione o altro. Abbiamo cercato di fare causa comune con loro attraverso la nostra presenza solidale.

In questo ultimo periodo abbiamo toccato con mano una crescita di tensione nei beduini e grande preoccupazione per l’incertezza della loro esistenza.

Chiediamo preghiera e giustizia per questi nostri fratelli e sorelle e che il Signore della misericordia intervenga in loro favore.

Sr. Azezet & Sr. Agnese

Suore Missionarie Comboniane

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“Tu, Signore, sei mia difesa, tu sei mia gloria e sollevi il mio capo”. [Salmo 3,4]

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