Benvenuto in Israele … – da bocchescucite n.76 del 1 maggio 2009

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n76

Benvenuto in Israele, ponte di pace!

La potenza occupante cerca di usare la visita di Papa Benedetto per ottenere l’imprimatur sull’occupazione dei Territori palestinesi, mettendo fine al sogno di uno Stato palestinese e consacrando Gerusalemme come capitale unica dello Stato d’Israele. Vedute aeree di una terra rigogliosa e verdeggiante, che alterna coltivazioni all’avanguardia a monumenti artistici e religiosi di importanza mondiale. Sono le prime inquadrature di “Un viaggio intimo in Terra Santa”, un breve ed efficacissimo video-documentario che il ministero del turismo israeliano ha inserito nella pagina web in sette lingue (www.holyland-pilgrimage.org) denominata ‘Un ponte per la pace’ e dedicata alla prossima visita del Papa. Sulla terra illegalmente occupata da più di quarant’anni, frantumata e insanguinata da un’oppressione che grida giustizia a Dio, violentata da un muro di apartheid che supera i settecento chilometri, la potenza responsabile di questo reiterato crimine riprovato da più di settanta Risoluzioni Onu, si presenta al mondo come “un ponte di pace”!  Chi si prepara a seguire l’importantissimo evento della Visita di Benedetto XVI deve aver chiaro che la Terra santa corrisponde esclusivamente allo Stato d’Israele, e chi ascolta questo video può

ripercorrere le vicende terrene di Gesù attraverso il parallelismo scandaloso dei passi del risorto, e della sua promessa di rinascita per il mondo intero, con la rinascita dello Stato d’Israele come Stato fiorente e prospero. Che desolazione e che scandalo dovrebbero suscitare da parte delle autorità ecclesiastiche, le strumentalizzazioni del Vangelo e delle parole stesse di Gesù per autocelebrare uno Stato occupante, che usa

questo evento senza vergognarsi di parlare di pace e dimenticando di dire con chi dovrebbe farla, questa pace. Alla vigilia del suo viaggio in Terra santa, quasi 3000 persone hanno detto al Papa: “Non dimentichi”, ben sapendo che l’occupazione è la radice di tutto e questa ci aspettiamo che venga denunciata. E qualcuno riferisca in questa vigilia al Pontefice la scandalosa operazione dell’esercito israeliano che è entrato a Betlemme per distruggere il… palco allestito nel campo profughi di Aida proprio per lui: il governo occupante ha deciso di smantellarlo perché dietro il palco si erge maestoso il muro dell’apartheid e sembrava ‘sconveniente’ offrire questo sfondo innaturale alle parole e ai gesti di pace del Santo Padre!

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