Così l’Italia non aiuta né Israele né la pace
Chiunque voglia aiutare gli israeliani e i palestinesi a fare la pace, sa che deve considerare in modo equilibrato le ragioni degli uni e degli altri. La scelta del Presidente del Consiglio Berlusconi di schierare l’Italia a fianco di una sola delle due parti in conflitto (Israele) ci impedisce di svolgere qualsiasi ruolo di pace. Da oggi l’Italia è diventata chiaramente parte del conflitto e non strumento per la sua soluzione. Questa scelta provocherà gravi danni anche al nostro paese, è contraria al nostro interesse nazionale e all’interesse dell’Europa, espone i cittadini italiani a nuovi inutili rischi, riduce drammaticamente la nostra credibilità in Europa e nel mondo, indebolisce l’Unione Europea e gli sforzi di rafforzare il suo ruolo di pace in Medio Oriente attorno ad una posizione comune, colpisce le forze di pace che operano tra molte difficoltà in Israele e in Palestina, ci allontana dai paesi arabi moderati e indebolisce la loro proposta di pace, indebolisce le iniziative per la pace in Medio Oriente messe copiosamente in campo dalla società civile e dagli Enti Locali italiani, ci isola da tutti coloro che nel mondo stanno cercando di costruire la pace in Medio Oriente.
(Flavio Lotti, Tavola per la Pace)
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