Denunciare si può (anzi si deve!)

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Mentre il Guardian, Reuters, Whasington Post e i principali media titolano: “Massacro di bambini. Uccisi 11 civili, di cui 5 bambini”, Claudio Pagliara al TG1 trasforma la notizia in: “Colpito un edificio. Sotto le macerie 11 persone, di cui 5 civili” (19 novembre)

La biblica “colonna di nuvole” ha trasformato Gaza in una giungla di fuoco dove la morte è in agguato per ogni abitante, ovunque e ogni cosa che si muove è un obiettivo dei droni israeliani”
(Umberto di Giovanangeli, L’Unità 18 novembre)

“Noi cristiani viviamo in quest’assedio, come tutti gli altri abitanti di Gaza. In una guerra non ci sono vinti e vincitori ma solo vittime, da una parte e dall’altra. La gente è terrorizzata, dopo una settimana siamo allo stremo. I danni sono notevoli e tante le vittime, metà delle quali sono donne e bambini. Sono perdite immani per le famiglie, ma attenzione i bombardamenti rilasciano anche il loro
veleno nel tempo, segnano la gente per sempre, soprattutto i bambini. (Jorge Hernandez, parroco di Gaza, 21 novembre 2012)

“Israele dovrebbe porre fine all’assedio di Gaza e i Paesi occidentali dovrebbero lavorare per la riconciliazione tra Hamas e Fatah. Israele non vuole uno Stato palestinese, la politica di colonizzazione è la causa del conflitto”. (Jimmy Carter, 17 novembre)

“Finora abbiamo fatto un buon lavoro ma stavolta non essendoci più un prigioniero Shalit in mano ad Hamas, potremo andare fino in fondo ed eliminare Hamas”
(capo di stato maggiore israeliano)

“In Italia vi dicono che Israele sta conducendo una ottima operazione colpendo solo leaders di Hamas. La realtà non è questa. La realtà è un inferno di esplosioni, di grida, di padri che corrono con in braccio bambini, di occhi terrorizzati, piccoli corpi bruciati.
(Volontari italiani a Gaza, 16 novembre)

“L’obiettivo dell’Italia è fermare la pioggia di missili su Israele e il mio impegno è restare in continuo contatto con Gerusalemme. Il problema è che a Gaza c’è come una sensazione di soffocamento”
(Giulio Terzi, ministro degli esteri)

“Non si sa più cosa dire. Ancora una volta violenza, morte e distruzione sono state il linguaggio comune nel quale ci si è ritrovati. E non ha senso fare la conta dei morti e attribuire le responsabilità. Ci auguriamo che tale violenza non degeneri in nuovi attentati e altre forme di ritorsione, che ci riportano indietro nel tempo. Bisogna che tutti i responsabili si adoperino per ritornare alla moderazione e frenino ogni forma di pericoloso deterioramento”.
(Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, 20 novembre)

“Firenze è vicina in queste ore ad Israele e afferma il diritto di esistere dello stato ebraico che qualcuno vorrebbe mettere in discussione. Firenze con il suo sindaco è orgogliosa di dirsi oggi amica di Israele” (Matteo Renzi, 22 novembre)

“Tutti i cittadini, quelli del sud d’Israele come quelli di Gaza, meritano di poter guardare il cielo con speranza e non con paura”. (Comunicato dei pacifisti israeliani, 17 novembre)

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2 Commenti

  1. Bisognerebbe passare al contrattacco rispetto alla minaccia di Pacifici , presidente degli ebre iitaliani , di mettere in mora Filippo Landi , giornalista rai che fa il possibile per dire le cose come stanno . Se ne vada invece Pagliara è questo che va chiesto alla RAI , documentandone la faziosità.

  2. Vorrei evidenziare la denuncia dei volontari italiani e quanto dice il ministro Giulio Terzi. Voi in chi ponete fiducia? Io nei volontari.

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