Detenuta incontra per la 1° volta la figlia, partorita in carcere nove anni fa

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Scritto il 2011-03-17 in News

Gaza – InfoPal. ‘Abdel Nasser Farawnah, esperto di affari dei prigionieri, a sua volta, ex detenuto, ha reso noto l’esito della visita alla detenuta Irinia Sahranah, ucraina sposata a un palestinese, detenuta nella prigione israeliana di Hasharon. 

La donna fu arrestata il 22 maggio 2002 per resistenza alle forze d’occupazione israeliane e, dapprima, condannata alla deportazione dalla Palestina, la pena nei sui confronti fu successivamente convertita in una detenzione di 20 anni. 

Anche il marito di Irina, Ibrahim Sarahnah, 40enne di Betlemme, è detenuto in Israele da nove anni. L’uomo sta scontando sei ergastoli e 45 anni di carcere nel penitenziario di Ramon.

Così come era avvenuto nove mesi fa, dopo una lunga lotta per ottenere il permesso dalle autorità penitenziarie israeliane, Irina è riuscita di nuovo a incontrare la figlia Jasmin, di 12 anni, che, dopo l’arresto della madre, andò a vivere con la nonna in Ucraina. 

Anche le comunicazioni telefoniche vengono permesse raramente dagli ufficiali carcerari israeliani.  

Ghazali è la secondogenita dei coniugi palestinesi detenuti: è nata in prigione e attualmente vive a Betlemme con la famiglia del padre. 

Irina l’ha incontrata per la prima volta da quando l’ha messa al mondo, nove anni fa.

Nell’esperienza delle detenzioni alle quali gran parte dei cittadini palestinesi sono costretti dall’occupazione israeliana, la storia di Irina ha un timbro differente. 

L’incontro di martedì, 15 marzo infatti, ha visto la riunificazione tra l’anziana madre della detenuta, giunta dall’Ucraina, Jasmine, Irina e Ghazali. 

L’avvocato della detenuta, Taghrid Jahshan, ha raccontato che “tra le varie emozioni vissute durante l’incontro, per le due sorelle che parlano, una l’arabo, l’altra il russo, è stato quasi divertente e sembrava che si conoscessero sulla base di un rapporto fraterno ordinario”. 

Farawnah ha riferito che la madre di Irina e Jasmin rientreranno oggi in Ucraina. 

I due coniugi, intanto, restano separati in prigione e, da anni, non è permesso loro incontrarsi – come invece prevede la legge, modificata in tempi recenti da Israele. I coniugi, entrambi detenuti, potranno incontrarsi ogni quattro mesi, a discrezione del direttore del carcere.

Per ulteriori informazioni:

http://www.ajoory.com/news.php?action=view&id=1057

(Nella foto: la famiglia Sarahnah).

© Agenzia stampa Infopal
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