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E dopo la Natività, visitate il “Museo del Muro” a Betlemme. Pax Christi Betlem

Riusciranno le donne cristiane della Casa Sumud di Pax Christi Betlemme a fermare anche solo per dieci minuti il continuo flusso di pulman che passa dalla basilica della Natività attraverso il muro dell’apartheid per andare a Gerusalemme?
Con questo obiettivo hanno lanciato una grande sfida, un’altra originale sfida nonviolenta dai territori palestinesi occupati: il primo “Museo del muro”.
Sembra un’impresa impossibile infatti, nei territori occupati, comunicare a pellegrini e turisti le conseguenze pesantissime dell’occupazione sulla vita quotidiana. Per mettere in evidenza le condizioni in cui i palestinesi vivono, è stato inaugurato un “Museo del Muro” proprio creato sulla parte di muro di separazione vicino alla tomba di Rachele, nei pressi del checkpoint principale tra Betlemme e Gerusalemme. L’iniziativa è della Casa Sumud dell’Arab Educational Institute, e descrive storie di vita di donne palestinesi. storie di sofferenza e oppressione, così come il ‘sumud’ (la resistenza nonviolenta che diventa fermezza e resilienza) insegna, sono state scelte per far emergere la verità della vita palestinese che – dicono i manifesti – il Muro tenta di nascondere. I racconti sono stati scritti o scelti da gruppi di donne palestinesi e i pannelli ben resistenti potranno resistere ed essere ampliati, allargando in questo modo il “museo”. La Casa Story Sumud invita a sostenere questa iniziativa, sostenendo con 100 euro ogni poster. Il vostro sostegno aiuterà le donne palestinesi ad alzare la voce e a combattere gli stereotipi che spesso i visitatori hanno dei palestinesi e della Palestina.

PER SOSTENERE il Museo del Muro contribuendo a nuovi pannelli da esporre, si può contattare l’Arab Educational Institute affiliato a Pax Christi International www.aeicenter.org (contatti: Toine van Teeffelen, tvant@p-ol.com)