LETTERA A MONTI

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Martedì 14 Febbraio 2012 05:56 Rete-ECO

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Prof. Mario Monti
Palazzo Chigi
ROMA

Illustrissimo Presidente del Consiglio,

Sappiamo bene che il Suo governo ha come primario obbiettivo l’affrontare i problemi della grave crisi economica che ha colpito l’Italia e tutto il mondo, e che Lei stesso e la maggior parte dei Suoi Collaboratori siete considerati esperti di economia e politiche economiche. Tuttavia le politiche economiche sono impossibili da considerare, e tantomeno da mettere in atto, ignorando i grandi problemi politici con cui sono strettamente connesse. Ci sta a cuore qui ricordarLe la politica estera, a proposito della quale poco o nulla si è sentito parlare dei piani o propositi del Suo governo, che è in modo molto concreto il nostro governo in quanto cittadini italiani. Abbiamo sì seguito la Sua azione in Europa, sempre centrata tuttavia sui problemi della politica economica e soprattutto monetaria europea.

Vogliamo perciò chiederLe quali siano gli orientamenti e quali azioni il Governo italiano intenda intraprendere in politica estera, particolarmente riguardo al drammatico problema del Vicino Oriente, intendiamo dire la Palestina-Israele. Quell’area del Mediterraneo richiede la prioritaria attenzione di tutti, governi e popoli, per due ragioni fondamentali: (a) il problema del render giustizia, e pace, al popolo Palestinese privato della sua terra e dei diritti umani fondamentali, oltre che dei diritti politici; (b) la politica del Governo di Israele è andata crescendo in aggressività, ed ha ora raggiunto un tale livello, anche per le implicazioni mondiali dei suoi atti che coinvolgono le maggiori potenze mondiali, da far ritenere che in quella zona ci sia un imminente rischio di scoppio della terza guerra mondiale.

Per quanto riguarda il primo aspetto, non possiamo pensare che Ella non sia al corrente del livello estremo di oppressione a cui sono soggetti i Palestinesi dei Territori Occupati e di Gaza, e di discriminazione i Palestinesi cittadini israeliani. Israele non solo occupa militarmente da 45 anni anni quel 22% della Palestina che era rimasta ai Palestinesi nel 1949, ma ne sta scacciando progressivamente la popolazione per sostituirla con una propria popolazione, in buona parte composta da immigranti da paesi lontani, contro il buon diritto dei popoli, sancito anche da accordi internazionali a cui Israele stesso ha aderito ma che viola sistematicamente. Non le sarà sfuggita la estrema violazione del più fondamentale diritto umano recentemente messa in atto dal governo israeliano: il divieto per i cittadini israeliani di convivere, in Israele o nei Territori Occupati, con il coniuge originario dei Territori Occupati. Neppure i governi fascisti dell’Europa degli anni trenta e quaranta erano arrivati a tanto!

Quanto alla minaccia di una terza guerra mondiale, essa diventerebbe concreta realtà se Israele mettesse in atto la minaccia, più volte ripetuta negli ultimi tempi, di attaccare l’Iran con i modernissimi mezzi offensivi di cui è dotata.

La politica estera italiana è assolutamente silenziosa su questi problemi, e semmai i governi italiani, alcuni silenziosamente altri in modo scomposto, come quello che La ha preceduta, sono di fatto schierati con gli aspetti peggiori della politica israeliana, dimostrando una sudditanza del nostro Paese, che tra l’altro ci costa molto cara per il peso enorme del bilancio militare, che ci toglie risorse che sarebbero molto meglio spese per la ripresa di attività essenziali per la vita civile.

Siamo a chiederLe, illustre Presidente, quali scelte il Suo governo farà su questi problemi, proponendo anche ai nostri partners della Comunità Europea azioni che il nostro Paese da solo non potrebbe condurre a buon fine.

Con cordialtà,

Rete Ebrei Contro l’Occupazione

Salaam Ragazzi dell’Olivo Onlus (Comitato di Milano)

Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus (Firenze)

Gruppo Restiamo umani con Vik (Venezia)

Antonietta Esse, Presidente dell’Associazione 238uProgettoAntigon

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