Centinaia di migliaia di egiziani celebrano oggi la vittoria della rivoluzione nella piazza simbolo della lotta contro Mubarak. Ma al Cairo oggi scendono in strada anche i nostalgici del raìs. In manette tre ex ministri e un ex dirigente del partito al potere
Roma, 18 febbraio 2011, Nena News – E’ la giornata della vittoria oggi in Egitto, organizzata per celebrare l’uscita di scena di Hosni Mubarak avvenuta esattamente una settimana fa. Torna a riempirsi piazza Tahrir, teatro delle manifestazioni contro il raìs, dove a guidare i riti islamici del venerdì dovrebbe essere Yusef Karadawi, noto telepredicatore egiziano ma attualmente mufti del Qatar, famoso per le sue posizioni anti-Mubarak. La vigilia del nuovo raduno in Piazza Tahrir è stata allietata dall’annuncio che quattro persone, tra cui tre ex ministri e un dirigente del partito Pnd dell’ex presidente, sono state arrestate su ordine del procuratore generale del Cairo. Con l’accusa è di distrazione di fondi pubblici sono finiti in manette l’ex ministro dell’Interno , Habib el-Adli (cercò di reprimere nel sangue la sollevazione del Cairo), quello del Turismo, Zoheir Garana, e quello dell’Edilizia popolare, Ahmed el-Maghrabi. Il quarto arrestato è il deputato e magnate dell’acciaio Ahmed Ezz (amico e stretto collaboratore di Gamal Mubarak, il figlio del raìs). Il Consiglio supremo delle forze armate ha inoltre emesso un divieto di espatrio per 43 esponenti del governo precedente e di quello in carica.
Da Tahrir verrà anche un appello alla ripresa economica e in sostegno ai lavoratori egiziani in lotta per gli aumenti salariali. Oltre a un incitamento ai militari che hanno preso il controllo del paese l’11 febbraio a continuare con sincerità e chiarezza la transizione verso un sistema politico democratico. L’Esercito è molto popolare in questi giorni, per l’appoggio dato alla rivolta, ma non mancano le ombre sul suo operato, come la sparizione di diversi manifestanti arrestati dalla polizia militare denunciata nei giorni scorsi dai centri per i diritti umani. Ventuno associazioni per i diritti civili invece chiedono che venga rivista la composizione del Comitato che sta emendando la Costituzione del quale non fa parte alcuna donna ed include esponenti del regime di Mubarak.
Ma in un’altra Piazza, nel quartiere di Mohandesin, oggi si svolgerà una manifestazione di segno opposto, quella dei nostalgici del rais, di coloro per i quali la sua cacciata è stata «un’offesa alla dignità dell’ex presidente e del paese intero». Anche dietro questa iniziativa c’è un blogger ventenne, Karim Hassan, che subito dopo la caduta di Mubarak ha dato vita alla pagina web «sono davvero dispiaciuto, rais», che ha già raccolto 52.000 sostenitori. I nostalgici saranno vestiti di nero e affermano di non voler creare tensioni con i giovani anti-Mubarak e non minimizzeranno «il sacrificio dei martiri» uccisi dalla polizia nei primi giorni della rivoluzione. Nena News
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