Embargo cruciale. Scoop della BBC: ecco come e perché Israele mantiene l’embargo contro Gaza.

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In un documento Israele definisce l’embargo un punto cruciale nel conflitto armato contro Hamas. L’organizzazione israeliana per i diritti umani Gisha, ha presentato una domanda alla Corte di giustizia tentando, per più di un anno, di ottenere una lista precisa di prodotti vietati. La direttrice di Gisha, Sari Bashi, ha dichiarato in un’intervista: “ non sono un esperta di sicurezza, ma non capisco perché è impedito ai bambini ricevere giocattoli, perché è impedito ai sarti ricevere tessuto, non vedo come ciò possa avere un legame con la sicurezza di Israele”. Sari Basha aggiunge inoltre che alcuni divieti le paiono del tutto assurdi ed arbitrari: “ Non capisco di certo perché la cannella è permessa ed il coriandolo vietato. C’è qualcosa di pericoloso nel coriandolo?…” Sostiene inoltre che qualora esista una logica dietro a questi divieti, Israele è tenuto a rivelarla.
Oggi, dopo diversi mesi, lo Stato di Israele ha fornito una risposta, che BBC news ha potuto leggere. L’idea generale, è scritto in grassetto nel testo, “E’ il fatto che il traferimento di beni è uno degli strumenti principali che ha Israele nel confitto armato con Hamas”
Le autorità israeliane inoltre confermano l’esistenza di 4 documenti che indicano i principi base dell’embargo: regolamento per le domande di importazioni, monitoraggio delle carenze, lista di cose ammesse, ed un documento intitolato. “ Consumazione di cibo nella Striscia di Gaza – Linea rossa” che stabilisce il numero minimo di calorie necessarie al milione e mezzo di residenti di Gaza, in base al sesso e all’età.

Tuttavia maggiori dettagli non sono forniti. Si dice che fare altrimenti costituirebbe un pericolo per Israele.

Anche le organizzazioni non governative, umanitarie, i diplomatici e le Nazioni unite affermano che il problema non è solamente l’embargo, ma l’imprevedibilità con cui esso viene gestito, non si sa mai cosa può entrare e cosa no.

BBC ha ricevuto informazioni circa una lista di 81 prodotti il cui permesso è garantito, tra cui fagioli e carne, e, da marzo, scarpe. Tra i beni tuttora vietati ci sono: marmellata, cioccolata, legno e mobili, succo di frutta, tessuti, giocattoli di plastica.

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