Esistenze e Resistenze. Un messaggio da Saeed, giovane palestinese di Ni’lin

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sabato 4 giugno 2011

E non fa eccezione Nil’in, tutt’altro.
Nil’in è un villaggio la cui via d’accesso è stata chiusa e dovrebbe fare spazio ad un tunnel che servirà la Route446, una strada di collegamento per soli ebrei.
Questa chiusura non solo dividerà in due parti il villaggio ma di fatto dà ai soldati israeliani il potere decisionale del transito degli abitanti del villaggio che praticamente, a discrezione dell’esercito di occupazione, vengono isolati dal resto del mondo.
Le dimostrazioni del Comitato popolare contro il Muro si ripetono settimanalmente da oramai 3 anni e da allora, da quando cioè gli abitanti hanno iniziato le loro proteste per fermare la costruzione del muro di annessione/separazione sulle loro terre, il villaggio di Nil’in è stato testimone e vittima di diverse operazioni dell’esercito israeliano.

Poco dopo sono arrivate 3 jeep militari ed hanno iniziato a sparare candelotti lacrimogeni.
Molti sono gli intossicati dalle inalazioni e alcuni gli ulivi che hanno preso fuoco.
Un uomo di 47 anni è stato ferito alla testa; si trova in ospedale e, fortunatamente, non sembra in pericolo di vita.
Ricevo questo aggiornamento da Saeed, un ragazzo davvero in gamba e che tanto si è speso mesi fa per far conoscere la storia del suo villaggio e dell’arresto di suo padre.
Scelgo di tradurre anche il messaggio personale che mi ha spedito
( e lo ringrazio per la possibilità accordatami — Shuqran Ya Saeed ! )
Lo faccio per rendere umanità alla storia di un amico, di un palestinese come tanti.. ennesimo
protagonista dell’oppressione israeliana che oggi si è manifestata con l’ennesima irrazionalità,incomprensibile alla coscienza di chi sa ancora riconoscere il valore della parola UMANO.
… finalmente dopo aver lottato tanto, anche attraverso internet, mio padre è stato liberato dopo il lungo periodo di prigionia.

E’ ancora disoccupato, lo è oramai da 3 anni; l’occupazione israeliana gli rifiuta il permesso di lavoro, glielo rifiuta dal 30.08.2008, da quando cioè è stato arrestato per la prima volta. Allora lo portarono in una prigione molto dura.. ad AlMasqubyia, in un carcere sotterraneo nel quale lo hanno umiliato e picchiato duramente.
Sai, è pur sempre il coordinatore del Comitato Popolare di Ni’lin contro la costruzione del Muro d’annessione, per questo hanno voluto punirlo, perchè lui è uno dei promotori delle dimostrazioni non-violente nel nostro villaggio.

Cos’altro?
Noi in famiglia siamo in 10 e presumibilmente la maggior parte di noi dovrebbe studiare. Siamo tra i migliori a scuola, otteniamo i voti migliori, ma, ad esempio, io sono stato arrestato ( esattamente il 22.12.2008) e sono rimasto in carcere 4 mesi e mezzo, a 17 anni, quando cioè stavo frequentando il mio ultimo anno scolastico, che è un anno decisivo della vita per chiunque per quello che sarebbe il futuro che chiunque vorrebbe costruirsi.

Ma tutto questo e i nostri sogni non diventano realtà perché a malapena possiamo sopravvivere e certamente non abbiamo la possibilità economica per poterci permettere di studiare.. insomma la situazione è pessima.

Adesso sto cercando lavoro, come mio fratello, come mio padre, del resto..
La nostra vita è come quella degli uccelli, di giorno alla ricerca di cibo e si rientra alla sera.. Uno schifo di vita, te lo assicuro.
Tuttavia manteniamo alto il morale per continuare la nostra lotta per la libertà, la giustizia e la pace, anche se l’occupazione ha distrutto le nostre vite noi continueremo a resistere.

Per un periodo sono rimasto anche senza computer e così alcuni amici tramite facebook sono riusciti a comprarne uno grazie alle donazioni.. e così eccomi qua, a lottare attraverso anche questo mezzo. Di tanto in tanto poi dal comitato popolare prendo in prestito delle videocamere per documentare cosa accade e la situazione generale che c’è qui.

Scusami se sono mi sono dilungato in questo messaggio, ma davvero non potrei spiegarti meglio la situazione, amica mia.

Che Dio ti benedica.
A presto,
Saeed “
Pictures and Video
by Nilin Sons


Pubblicato da Rough Moleskin
a 10:17 PM

http://rough-moleskin.blogspot.com/2011/06/esistenze-e-resistenze-un-messaggio-da.html

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