23/06/2019
IMPERATIVI. Fateli sedere! Fateli sbarcare! Gli imperativi della solidarietà moltiplicano i sagrati delle chiese dove i cristiani non fanno sconti al vangelo del Corpus Domini e, come quelli della parrocchia di Lampedusa, mettono in gioco i loro corpi “perché nei corpi dei rifugiati abbiamo riconosciuto il Corpo di Cristo!”.
Ieri un brandello di umanità ha imposto al nostro governo di “concedere” ad un uomo in fin di vita di venir sbarcato e salvato e stamattina in tutte le chiese risuonava l’imperativo di Gesù: “Fateli sedere e date loro da mangiare!”
I cristiani di tutti i tempi, oggi come di fronte ai cinquemila della moltiplicazione dei pani, spesso preferiscono usare l’imperativo del respingere: “lasciateli ritornare a casa loro”, anche se questa “casa” è un lager libico, ma il nostro Dio non ha mai mandato via nessuno.
ALLA CITA DORMIREMO SUL SAGRATO finchè tutti verranno salvati mentre uniamo la nostra indignazione con il volto rosso di vergogna per le disgustose parole di un ministro della repubblica che ha risposto all’imperativo dell’ONU: “fateli sbarcare” con il suo imperativo della disumanità: “Da giorni questa nave straniera galleggia in mezzo al mare, ma per me possono stare anche fino a Natale” (Matteo Salvini).


22/06/19 21.21
AL QUARTO GIORNO anche i 26 capi scout del campo di Formazione regionale AGESCI si sono uniti a FATELI SBARCARE, presidio che chiede a Marghera come a Lampedusa, che finisca l’odissea dei 43 profughi della Sea Watch. Con due scatti vogliono mostrare la loro solidarietà: nella gioia di sostenere una manifestazione a difesa della umanità dei migranti e nella sofferenza per un’ingiustizia insopportabile per la nostra coscienza umana e cristiana.


22/06/19 12.33
FATELI SBARCARE! – di la Casa di Amadou
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