21 Mag 2013
Foto di Ryan Rodrick Beiler
Un attivista palestinese mostra una nota ai soldati israeliani contro il futuro insediamento a Ush Ghrab, nel villaggio palestinese di Beit Sahour
Gli attivisti del Comitato Popolare di Betlemme contro il Muro e le Colonie hanno marciato nell’area di Ush Ghrab a Beit Sahour la scorsa domenica per protestare contro la nuova colonia israeliana Shdema. Gli attivisti hanno attaccato note all’ingresso dell’area, mettendo i coloni sull’avviso:
“La gente di Beit Sahour rigetta ogni presenza israeliana dietro la scusa della cosiddetta ‘educazione’. La presenza dei coloni è considerate un crimine per il diritto internazionale. Beit Sahour, nota per la sua resistenza popolare, prenderà misure se e quando i coloni proveranno ad entrare a Ush Ghrab”.
Gli attivisti marciano con un cartello contro la presenza coloniale a Beit Sahour
Secondo quanto riportato da Electronic Intifada, Ush Ghrab (‘il nido del corvo’) è stato teatro di numerosi passaggi di mano nel controllo militare nell’ultimo secolo. A causa della sua posizione, tra Betlemme a Gerusalemme e con un vista a 360 gradi di diversi villaggi palestinesi, l’area è stata una postazione militare prima durante l’impero ottomano, poi durante il mandato britannico, poi sotto il controllo giordano. Negli ultimo 40 anni è stata una base militare israeliana, fino all’aprile 2006 quando l’esercito ha unilateralmente abbandonato la base.
Attivisti marciano vicino alla torretta militare della base di Ush Ghrab
La scorsa settimana Ha’aretz ha riportato i più recenti sviluppi: ora il sito è tornato accessibile solo all’esercito israeliano e ai coloni. Dopo l’abbandono da parte dell’IDF, il Comune di Beit Sahour ha pianificato la costruzione di un ospedale e di un parco pubblico. Per questo il movimento di coloni di destra, Women in Green, ha inziato a visitare il sito e ha chiesto che la base deserta divenisse una comunità ebraica. Nel 2010, l’IDF ha deciso di ricreare la base, inviando soldati a verfiicare che nessuna parte occupasse la terra.
Gli attivisti si confrontano con i soldati israeliani che bloccano l’accesso al sito
Nonostante ciò, il colonnello Yaniv Alaluf, comandante delle Brigate Etzioni, ha recentemente garantito ai coloni la possibilità di rinnovare gli edifice della base, chiamata dai coloni Shdema. Il principale edificio è stato ridipinto e sono state portate delle sedie, le finestre sono state sostituite ed è stato esposto un cartello che descrive la storia del luogo. Alaluf ha anche permesso ai coloni di organizzare eventi, tra cui la celebrazione del Giorno dell’Indipendenza. Tuttavia, chi passa di lì – compresi palestinesi – viene cacciato perchè l’area sarebbe una zona militare chiusa.
Un attivista attacca una nota con il testo riportato sopra
Dror Etkes, ricercatore sulle attività coloniali per l’organizzazione Yesh Din, ha detto: “La base militare è stata evacuata tempo fa quando l’esercito non ha avuto più alcuna ragione di utilizzo. Ma in questa situazione l’esercito si mostra ancora una volta servo dei desideri dei coloni permettendogli di occupare il luogo gradualmente, con pretesti falsi”.
Un attivista di fronte ai soldati con il cartello “Attenzione: Questa è terra illegalmente occupata”
I soldati impediscono ad un giornalista palestinese di coprire la manifestazione
Una granata a terra dietro ai soldati che bloccano la strada
Alternative Information Center
INVIATO DA AICITALIANO IL MAR, 21/05/2013 – 09:39
http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/aic/foto-attivisti-contro-la-nuova-colonia-di-ush-ghrab
Quest'opera viene distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.