Foto: decorazioni con gas lacrimogeni per l’albero di Natale a Betlemme

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4 dic 2013

In migliaia si sono riuniti la scorsa domenica in Manger Square, a Betlemme, per l’annuale accensione delle luci dell’albero di Natale, di fronte alla Chiesa della Natività. La sera seguente, mentre turisti e autoctoni camminavano tra i banchi del mercatino natalizio, con il logo di sponsorizzazione del USAID, alcuni attivisti locali hanno decorato un albero con ornamenti di altro genere: resti di armi lacrimogeni usati in quello stesso giorno dell’inaugurazione, a due chilometri di distanza, nel campo profughi di Aida. Molte delle cartucce dei gas lacrimogeni riportavano l’etichetta “Made in USA”.

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Attivista di Betlemme appende una granata vuota di gas lacrimogeno sull’albero di Manger Square

Guidati dai membri dei Comitati di Resistenza Popolare locali, gli attivisti hanno voluto, con questa azione, sensibilizzare coloro che desiderano visitare Betlemme durante la stagione turistica più frequentata, mostrando la violenza subita dai palestinesi lontana dai riflettori delle luci di Natale della Piazza della Mangiatoia. Un attivista di Aida è stato arrestato dalla polizia palestinese durante l’azione, ma rilasciato poche ore più tardi. Mettere in risalto queste armi e le loro inconfondibili scritte chiarisce il netto collegamento tra gli autodistruttivi tentativi del governo statunitense nello “sviluppare” l’economia palestinese, fornendo allo stesso tempo enormi quantità di aiuti militari che perpetuano l’occupazione e che rendono l’economia palestinese insostenibile.

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Striscioni con il logo del USAID appesi in Manger Square. Secondo quanto riportato dalla sede di Betlemme del Ministero del Turismo, il Comune ha ricevuto 400.000 dollari dagli USA per le decorazioni natalizie.

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Un bambino mostra una cartuccia ormai vuota di gas lacrimogeno con la scritta “Made in USA”.

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Una scritta appesa tra gas lacrimogeni e granate.

Il governo americano dona ogni anno 3,1 miliardi di dollari a Israele – più aiuti di quanto conferisce a qualsiasi altro Paese nel mondo – e la maggior parte destinati alle forze militari. Gli USA hanno fornito ad Israele un totale di 233,7 miliardi di dollari in aiuti (tenendo conto dell’inflazione) dal 1948.

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Un’altra scritta appesa tra i resti delle armi

Al contrario, negli anni recenti, gli annuali aiuti statunitensi all’Autorità Palestinese si aggirano intorno a 500 milioni di dollari, che includono approssimativamente 100 milioni di dollari in assistenza non letale. A differenza dei soldi diretti ad Israele, stando a quanto riportato dal Congressional Research Service, “gli aiuti sono soggetti ad una serie di controlli e restrizioni legislative”. Il Congresso americano spesso punisce l’ANP trattenendo gli aiuti, come successo nel 2011 con 200 milioni di dollari dopo la prima richiesta da parte dell’ANP per il riconoscimento dello Stato palestinese alle Nazioni Unite, e ancora nel 2012, quando la Palestina ha raggiunto con successo il riconoscimento di “Stato osservatore non membro” dell’ONU. Eppure, nonostante le ripetute violazioni israeliane delle risoluzioni nelle Nazioni Unite, del diritto internazionale e della politica statunitense, gli aiuti continuano senza interruzione e sono aumentati sotto la presidenza Obama.

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Un bambino guarda le granate dei gas lacrimogeni appesi all’albero “decorato” da attivisti locali.

Alternative Information Center (AIC)

Foto di Ryan Rodrick Beiler

Inviato da aicitaliano il Mer, 04/12/2013 – 12:10

http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/aic/foto-decorazioni-con-gas-lacrimogeni-lalbero-di-natale-betlemme

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