THURSDAY, 15 MARCH 2012 06:55 MARTA FORTUNATO (ALTERNATIVE INFORMATION CENTER)
Ibrahim seduto sui resti della sua casa (foto, Marta Fortunato)
Ieri pomeriggio l’esercito israeliano è entrato nel villaggio di al-Jiftlik (Valle del Giordano) con 12 jeep militari ed un bulldozer e ha demolito tre case sfrattando 22 persone.
La prima demolizione è avvenuta alle 16 nella comunità agricola di Abu al-Ajaj, nel villaggio di al-Jiftlik. I soldati hanno circondato la casa della famiglia dichiarato l’area ‘zona militare chiusa’.
Ayman Meteb Mahmoud Ideas, la moglie e i suoi cinque figli hanno avuto 30 minuti di tempo per svuotare la casa, ma come ha riferito il proprietario della struttura demolita, “molte cose sono rimaste all’interno. La mia cucina, e tutti gli utensili sono seppelliti sotto le macerie”.
Il resto è stato messo in salvo vicino ai resti della casa: cuscini, vestiti, giochi per bambini, tutto è accatastato in sacchetti, valigie aperte o semplicemente appoggiato per terra. Ayman aveva ricevuto un ordine di demolizione a fine dicembre.
Poco dopo le jeep dell’amministrazione civile e dell’esercito israeliano si sono dirette verso la casa di Ibrahim e l’hanno demolita senza permettere alla famiglia di salvare i propri averi. “Avevo ricevuto un ordine di stop di costruzione e da quel momento avevo smesso di costruire” ha raccontato il proprietario all’Aic – che cos’ho fatto di male? Vivevo in questa casa da quattro anni, ora dove andrò a vivere?”. Tutto è stato distrutto dai bulldozer, il letto matrimoniale è seppellito sotto le macerie, i trucchi, la spazzola, gli effetti personali, sono tutti a terra, aperti, schiacciati.
L’ultima demolizione è avvenuta prima del tramonto nell’area di Makhroq nel villaggio di al-Jiftlik. Una casa di metallo, utilizzata d’estate dalla famiglia di Sulaiman Tawfiq Daraghmeh, è stata distrutta dai bulldozer israeliani. Dato che il proprietario non era presente, non è stato possibile salvare quanto si trovava all’interno.
Con le demolizioni di ieri, il numero di strutture abitative distrutte negli ultimi tre giorni nella Valle del Giordano è salito a 6. Il 13 marzo infatti le autorità israeliane erano entrate nel villaggio di Fasayil al-Wasta ed avevano raso al suolo 3 tende e 5 baracche per animali.
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