Articolo originariamente pubblicato su Middle East Eye e tradotto in italiano da Bocche Scucite
Più di 850 case e strutture palestinesi sono state distrutte da Israele nel 2021, comprese 160 unità a Gerusalemme Est, secondo B’Tselem (AFP)
La demolizione del centro, che serviva 20.000 persone, è avvenuta nonostante fosse stato presentato un ricorso.
Ieri mattina, martedì 4 gennaio, le autorità israeliane hanno demolito senza preavviso un centro medico nella Gerusalemme Est occupata.
I bulldozer sono arrivati la mattina presto, mentre le forze di sicurezza hanno isolato l’area intorno al centro medico Abdallah al-Shaikh, dove stavano venendo curate alcuni pazienti, nel quartiere a Jabal al-Mukaber, prima che la demolizione fosse effettuata.
Ghassan Jalajel, direttore del centro, ha riferito all’agenzia di stampa palestinese Wafa che l’edificio è stato abbattuto senza preavviso, nonostante un appello precedentemente presentato ai tribunali israeliani contro l’ordine di demolizione. Metà del centro, che serviva 20.000 persone che vivono nel quartiere, è stato demolito.
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SEmpre nella giornata di ieri i bulldozer israeliani hanno raso al suolo parti di una casa palestinese nel quartiere di Beit Hanina, nella parte nord di Gerusalemme.
Dopo che la sezione superiore dell’edificio a due piani è stata distrutta, la demolizione è stata fermata quando la famiglia ha ottenuto un ordine del tribunale che metteva fine alla demolizione.
Le autorità israeliane effettuano regolarmente demolizioni di case e imprese di proprietà palestinese nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, con il pretesto che si tratta di edifici senza permessi.
I permessi di costruzione palestinesi sono raramente approvati dalle autorità israeliane.
Secondo Peace Now, nei nove anni tra il 2009 e il 2018, le autorità israeliane hanno rilasciato un totale di 98 permessi di costruzione per i palestinesi, su 4.422 richieste di permesso presentate.
Più di 850 case e strutture palestinesi sono state distrutte da Israele nel 2021, comprese 160 unità a Gerusalemme Est, secondo l’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem.
Le demolizioni dello scorso anno hanno fatto sfollare circa 900 persone, tra cui 463 minori.
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