GHEDI E AVIANO, Ministero della Difesa: UN EVENTUALE INCIDENTE POTREBBE RAGGIUNGERE FINO A 10 MILIONI DI PERSONE

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tratto da: https://www.pressenza.com/it/2020/12/ghedi-e-aviano-ministero-della-difesa-un-eventuale-incidente-potrebbe-raggiungere-fino-a-10-milioni-di-persone/

14.12.2020 – Lorenzo Poli

(Foto di Wikimedia Commons)

Sebbene per anni la presenza di bombe atomiche sul territorio italiano sia stata un sospetto, oggi è una conferma. Nelle basi militari di Ghedi e Aviano sono custodite circa40 bombe nucleari americane. In caso di incidente è proprio il Ministero della Difesa a stimare che le persone raggiunte dal fungo radioattivo potrebbero essere dai 2 ai 10 milioni1, a seconda della propagazione del vento e dei tempi di intervento. Uno scenario veramente inquietante. Anche se non abbiamo ancora pagato i danni di un disastro nucleare, per la custodia di queste bombe stiamo già pagando un prezzo molto alto.

Greenpeace, con la sua Unità Investigativa è andata a fondo di questa vicenda e ha rivelato il prezzo nascosto della custodia delle armi nucleari nel nostro paese: circa 100 milioni l’anno2, che corrispondono a circa 5.000 ventilatori o 4.500 letti di terapia intensiva. Ogni anno il nostro Paese spende quasi 6 miliardi per acquistare portaerei, F-35, elicotteri, missili e, nell’ipotesi che l’Italia rimpiazzi i Tornado di Ghedi con 20 velivoli F-35 ai compiti nucleari, il costo per l’acquisto e l’utilizzo dei nuovi cacciabombardieri lieviterebbe a circa 10 miliardi di euro per i prossimi 30 anni. Ora che si conoscono i danni delle bombe atomiche B61, bisognerebbe valutare il rischio delle nuove testate nucleari che sostituiranno quelle vecchie, ovvero le B61-12.

La B61-12 ha una testata nucleare con quattro opzioni di potenza selezionabili al momento del lancio a seconda dell’obiettivo da colpire; ha la capacità di penetrare nel sottosuolo esplodendo in profondità per distruggere strutture sotterranee; e ha la capacità di distruggere per esempio, se lanciata a Milano, qualsiasi forma vivente in Lombardia. Un recente sondaggio Ipsos3 sugli italiani ha riportato che l’80% degli intervistati è contrario ad ospitare le bombe atomiche americane sul nostro territorio e ad avere cacciabombardieri in grado di utilizzarle. In più la stragrande maggioranza degli intervistati (8 su 10) vuole che il nostro Paese aderisca al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), un accordo adottato in sede ONU che gli Stati nucleari e i loro alleati hanno boicottato sin dai lavori preparatori.

L’Italia avrà ancora intenzione di portare avanti il suo immobilismo politico sui temi della pace?

 

2L’osservatorio Milex, insieme ad altre fonti anonime e ai dati del Ministero della Difesa, hanno permesso a Greenpeace di realizzare questa indagine

 

Lorenzo Poli


Sono Lorenzo Poli, sono nato a Brescia e dopo la maturità classica, ho iniziato a frequentare il corso di Scienze Politiche Relazioni Internazionali Diritti Umani all’Università di Padova. Appassionato di attualità politica, politica internazionale, questione di genere e studi postcoloniali mi interesso di temi riguardanti diritti umani, antirazzismo, femminismo, liberazione animale e antispecismo con particolare attenzione all’intersezionalità dei contesti. Da qualche anno mi occupo, da autodidatta, di popoli in lotta contro l’imperialismo, di America Latina, di conflitti in Medioriente, in particolare la Palestina in una prospettiva decoloniale. Nel 2019 ho contribuito a fondare Progetto EcoSebino, progetto di rigenerazione eco-sociale che interseca le lotte per la giustizia ambientale e per la giustizia sociale sul territorio del Lago d’Iseo. Collaboro con Il Periodista ed ho pubblicato nel 2016 il mio primo romanzo “Luce al di là del Buio”, edito da MarcoSerraTarantola Editore.

 

Ghedi e Aviano, Ministero della Difesa: un eventuale incidente potrebbe raggiungere fino a 10 milioni di persone

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