Chi visita oggi il Golan può farsi una chiara idea della politica israeliana nei territori occupati; la distruzione della memoria più recente che porta alla testimonianza della presenza araba e (nel caso del Golan) alla presenza drusa su questi luoghi, e la riaffermazione del diritto di possesso dello stato d’Israele dei territori occupati sulla base di minoritarie presenze ebraiche di duemilla e passa anni fa. Girando così per il Golan si possono vedere le macerie dei villaggi arabo e drusi distrutti nel corso degli eventi del ’67 e i resti archeologici di duemila anni fa, diligentemente restaurati, come a Kazrin, dove tra i resti della sinagoga e la casa del rabino ricostruita si può assistere a delle proiezioni per un’esperienza talmudica full-immersion.
albus
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