Articolo pubblicato originariamente su Electronic Intifada e tradotto in italiano da Bocche Scucite
Nelle prime ore di venerdì alcuni coloni scatenati hanno terrorizzato Qaryut, un villaggio palestinese nel nord della Cisgiordania, dopo che, giovedì sera un uomo israeliano è stato colpito e ucciso.
L’israeliano ucciso, Yehuda Dimentman, era uno studente di una scuola religiosa a Homesh, un avamposto dell’insediamento, e risiedeva a Shavei Shomron, sempre nel nord della Cisgiordania.
“Homesh è un insediamento che doveva essere abbandonato come parte di uno sgombero del 2005, ma è ora il sito della yeshiva [scuola religiosa] gestita illegalmente”, secondo il Times of Israel”.
Dimentman e altre due persone si stavano allontanando da Homesh quando sono finiti sotto il fuoco a bordo della strada. Le due persone che viaggiavano con Dimentman sono state ferite da vetri rotti.
Israele aveva lanciato una caccia all’uomo nella Cisgiordania settentrionale che era in corso sabato.
Prima dell’alba di venerdì, circa 25 coloni israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio di Qaryut, vicino a Nablus, entrando in una casa e aggredendo uno dei suoi residenti.
Il residente aggredito, Wael Muhammad Maqbal, 55 anni, ha subito fratture alle costole e una sua foto, circolata sui social media, mostra un grave gonfiore al volto:
La moglie 46enne di Maqbal, Samiha, è stata ricoverata in ospedale dopo aver inalato spray al peperoncino. Ha raccontato al quotidiano Haaretz che uno degli assalitori era in uniforme militare.
Foto e video postati sui social media mostrano che la casa dei Maqbal è stata completamente saccheggiata e i finestrini della loro auto distrutti:
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