I prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane sono in sciopero della fame – Palestina, amore mio – di Nagham Yassin

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martedì 4 ottobre 2011

Palestina amore mio

A cura di Nagham Yassin
Traduzione di Renato Tretola


Sii libera…

GERUSALEMME

Quest’articolo è dedicato con tutto il cuore ad ogni  essere umano che si trovi dietro le mura di una prigione in tutto il  mondo! Soprattutto in Palestina… Non avevo in mente di scrivere dei  prigionieri palestinesi questa volta, ma dopo gli ultimi eventi ho  deciso di scrivere di questo grande popolo!
Questo articolo è per tutti voi…

Nell’ultimo periodo c’è stato uno sciopero della fame da parte dei  palestinesi detenuti nelle carceri israeliane; questo sciopero è fatto  per rivendicare i diritti in prigione, specialmente ora che il governo  israeliano ha annunciato diverse leggi, per impedire ai prigionieri di  studiare, impedire l’ingresso di libri e di altre cose. Dunque i  prigionieri hanno annunciato uno sciopero della fame, i mercoledì,  giovedì e sabato di ogni settimana come forma di protesta verso queste  azioni del governo.
I detenuti hanno annunciato che questo sciopero  della fame è solo il primo passo di una protesta più vasta contro queste  leggi, e che se l’amministrazione carceraria non dovesse rispondere  alle richieste dei detenuti, ci sarà uno sciopero della fame generale.
In conseguenza di tutto questo, proprio oggi i detenuti hanno  annunciato uno sciopero della fame generale proclamando le proprie  richieste:
Fine del regime di isolamento
Possibilità di studiare
Fine delle punizioni collettive che si realizzano impedendo le visite e comminando pene pecuniarie ai detenuti
Fine della pratica di legare mani e gambe durante le visite dei familiari e durante i colloqui con i legali
Fine della pratica di compiere incursioni e ispezioni provocatorie contro i detenuti
Consentire l’introduzione di libri, giornali ed abiti per i detenuti
Miglioramento del trattamento medico per detenuti malati e feriti
Fine della pratica di poter avere visite solo una volta al mese per mezz’ora
Ri-trasmissione di canali satellitari che sono stati stoppati.
Dopo aver annunciato lo sciopero della fame, i detenuti hanno  annunciato disobbedienza e rivolta generalizzate contro le leggi  dell’amministrazione penitenziaria, mentre nel frattempo il governo  israeliano sta trasferendo diversi prigionieri verso luoghi  sconosciuti…

Più di 11.000 detenuti sono dietro le mura del carcere!
Il mondo grida per il diritto di Shalit alla libertà, provando a  dimenticare il diritto alla libertà di più di 11.000 esseri umani, molti  dei quali sono in totale isolamento per anni! Non ho parole per  descrivere il loro dolore, un dolore insopportabile, stare per anni in  una piccola stanza, senza poter avvertire la luce, senza persone da  vedere o con cui parlare; è qualcosa di dolorosissimo e veramente  inumano!!
Forse io non posso fare nulla per loro se non stare così  lontana da loro, urlare che voi siete la nostra luce verso la libertà,  forse non posso fare altro che scrivere a loro e per loro, con la  speranza dentro di me che le loro ragioni e la loro determinazione a  veder riconosciuti i propri diritti possano essere diffusi in tutto il  mondo!
Io lo so che è solo una speranza o un sogno! Un sogno, per  gli oltre 11.000 esseri umani, di ritornare alle loro famiglie, alle  loro vite, anche se molti di loro hanno vissuto la maggior parte della  propria vita in prigione e forse hanno dimenticato a cosa assomiglia la  vita fuori!
Ma loro, ed io, continuano a sperare che la loro voce raggiunga ogni luogo!! È un sogno, ed io sono una sognatrice…
Così, mio caro lettore, quando ti svegli tardi ogni mattina in un letto  dolce e comodo, ricorda che c’è qualcuno che non ha questo dono! Quando  tua madre ti bacia ogni giorno, ricorda che c’è qualcuno che desidera  avere almeno un ultimo bacio!
Quando prendi un caffè, nuoti, fai una  doccia, mangi, bevi, ti stendi sotto al sole, guardi un’alba, ricorda  che c’è qualcuno che non può!
Ricorda il dono della vita in ogni  giorno di libertà, ricorda che puoi fare tutte queste cose! E,  soprattutto, ricorda che quei detenuti sono persone che hanno rinunciato  a tutti i piaceri della vita per la libertà… E per favore, se io non ti  ho dato un motivo per alzarti in piedi e gridare per coloro che non  hanno mangiato per giorni, cerca una ragione dentro di te per farlo, per  loro!

Sii libero, per te stesso, per la tua causa, per tutta  la gente libera in tutto il mondo, per tutti coloro che hanno  sacrificato la propria vita per la tua libertà…
Sii libero…

http://rough-moleskin.blogspot.com/2011/10/i-prigionieri-palestinesi-nelle-carceri.html

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