I VERI MOTIVI CHE STANNO DIETRO ALLA GUERRA DI WASHINGTON ALL’UNRWA

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30 settembre 2018 

Di Ramzy Baroud

28 settembre  2018

La decisione del governo degli Stati Uniti di tagliare i finanziamenti forniti all’agenzia delle Nazioni Unite che provvede ai rifugiati palestinesi, cioè l’UNRWA, (United Nations Relief and Works Agency for Palestine), – Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi – fa parte di una nuova strategia americana-israeliana che mira a ridefinire interamente le regole del gioco.

Di conseguenza, l’ UNRWA sta sperimentando la sua peggiore crisi finanziaria. Il   buco nel suo bilancio viene stimato in circa 217 milioni di dollari, e sta aumentando rapidamente. A parte i futuri eventi catastrofici che avrebbero come conseguenza la sospensione dei servizi e dell’urgente aiuto umanitario a 5 milioni di rifugiati registrati con l’ UNRWA, l’impatto della decisione  insensibile  degli USA si sta già ripercuotendo in molti campi profughi in tutta la regione. Attualmente, l’UNRWA ha già ridotto di livello molti dei suoi servizi molti insegnanti, riducendo il personale e le ore di lavoro in vari ambulatori.

Quasi il 40% di tutti i rifugiati palestinesi vivono in Giordania, un paese che è già “inondato” da un milione di rifugiati siriani che hanno cercato rifugio lì a causa della guerra logorante e mortale nel loro paese.

Consapevoli della vulnerabilità della Giordania, gli emissari americani hanno tentato di fare un baratto con il paese per        La richiesta degli Stati Uniti di revocare lo status a due milioni di rifugiati palestinesi. Invece di finanziare l’UNRWA, Washington si è offerto di incanalare di nuovo i finanziamenti direttamente al governo della Giordania. Gli Stati Uniti sperano, così, che lo status di rifugiato palestinese non sarebbe più applicabile. Come era prevedibile, la Giordania ha rifiutato l’offerta americana.

Notizie di questo baratto fallito sono riapparse l’agosto scorso. E’ stato riferito che l’inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti, Jared Kushner, ha cercato di influenzare il governo giordano durante la sua visita ad Amman in giugno.

Washington e Israele stanno cercando semplicemente di eliminare del tutto dall’agenda politica,  il “Diritto di Ritorno’ per i rifugiati palestinesi, come è sancito nella legge internazionale.

Accoppiata alla strategia di Washington di “eliminare Gerusalemme dal tavolo”, la strategia americana non è né superficiale né impulsiva.

E’ importante fare uno sforzo onesto e sincero per distruggere l’UNRWA,” ha scritto Kushner all’inviato degli Stati Uniti in Medio oriente, Jason Greenblatt, in una mail inviata lo scorso gennaio. La mail, tra altre, in seguito, è stata fatta trapelare alla rivista Foreign Policy. Ha anche scritto che  “questa (agenzia) perpetua uno status quo, e riferendosi all’UNRWA come “corrotta, inefficiente e che non aiuta la pace.”

L’idea che l’UNRWA sostenga lo status quo – volendo significare i diritti politici dei rifugiati palestinesi – è la ragione principale che è dieto la guerra americana a l’Organizzazione, fatto che è confermato da dichiarazioni fatte anche dai massimi funzionari israeliani.

L’ambasciatore alle Nazioni Unite, Danny Dannon, ha riecheggiato il sentimento americano. L’UNRWA si è dimostrata un impedimento alla risoluzione del conflitto, mantenendo i Palestinesi in una situazione perpetua di rifugiati,” ha detto.

Certamente, il taglio fatto dagli USA ai finanziamenti all’UNRWA, coincide con quello a tutti gli altri programmi che forniscono un qualsiasi tipo di aiuto al popolo palestinese. Il fatto di prendere di mira l’UNRWA riguarda, però, specialmente lo status dei rifugiati palestinesi che ha irritato  Tel Aviv da 70 anni.

Perché Israele vuole mettere i rifugiati palestinesi in una categoria di status inferiore?

Lo status dei rifugiati è già uno status precario. Essere un rifugiato palestinese significa vivere perpetuamente in un limbo – dove è incapace di rivendicare ciò che è stato perduto e incapace di  reclamare  un’alternativa futura e una vita di libertà e di dignità.

In che modo faranno i Palestinesi a ricostruire la loro identità che è stata fatta a pezzi da decenni di esilio, quando Israele ha costantemente incentrato la sua esistenza di ‘stato ebraico’ sull’opposizione al ritorno e al rimpatrio dei rifugiati palestinesi? Secondo la logica palestinese, la semplice richiesta palestinese di attuazione del ‘Diritto al Ritorno’ sancito a livello internazionale, è l’equivalente di una richiesta di “genocidio”. Secondo questa stessa logica difettosa, il fatto che i Palestinesi vivono e si moltiplicano è un “minaccia demografica” a Israele.

Si possono dire molte cose sulle circostanze che stanno dietro alla creazione dell’ UNRWA da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU nel dicembre 1949: le sue operazioni, l’efficienza e l’efficacia della sua opera. Per la maggior parte dei Palestinesi, però, l’UNRWA non è di per sé un’organizzazione umanitaria: essere registrati come rifugiato con l’UNRWA fornisce ai Palestinesi un’identità provvisoria, la stessa identità che ha permesso a quattro generazioni di rifugiati di farsi stara in decenni di esilio.

Il timbro dell’ UNRWA di “rifugiato” su ogni certificato che milioni di Palestinesi possiedono – nascita, morte e qualunque evento avvenuto tra queste due – è servito come bussola, che indicava i luoghi da dove venivano quei rifugiati – non i nomi dei campi profughi sparsi in Palestine e in tutta la regione, ma i nomi delle 600 città e villaggi che sono stati distrutti durante l’assalto sionista alla Palestina.

Questi villaggi potrebbero essere stati cancellati dato che un’intera nuova città è stata costruita  sulle sue rovine, ma il rifugiato palestinese è rimasto, è sopravvissuto, ha resistito e ha pianificato il suo ritorno in patria. Lo status di rifugiato UNRWA è il riconoscimento internazionale di questo diritto inalienabile.

Perciò l’attuale guerra tra Stati Uniti e Israele non ha come obiettivo l’UNRWA in quanto organismo dell’ONU, ma come un’organizzazione che permette a milioni di Palestinesi di mantenere la loro identità di rifugiati con diritti non negoziabili fino al loro ritorno nella loro patri ancestrale. Quasi 70 anni dopo la sua fondazione, l’UNRWA rimane essenziale e insostituibile.

I fondatori di Israele immaginavano un futuro dove i rifugiati palestinesi alla fine sarebbero spariti nella più ampia popolazione del Medio Oriente. Dopo 70 anni dopo,  gli Israeliani nutrono ancora  quella illusione.

Ora, con l’aiuto dell’amministrazione Trump, stanno orchestrando campagne ancora più infami per far svanire i rifugiati palestinesi tramite la distruzione dell’UNRWA e le ridefinizione dello status di rifugiati di milioni di Palestinesi.

Il destino dei rifugiati palestinesi sembra non essere di alcuna importanza per Trump, Kushner e altri funzionari statunitensi. Ora gli Americani sperano che la loro strategia metterà finalmente in ginocchio i Palestinesi in modo che in sostanza si sottometteranno ai precetti del governo israeliano.

La più recente follia di Stati Uniti e Israele si dimostrerà inutile. Consecutive amministrazioni degli Stati Uniti. Consecutive amministrazioni  statunitensi hanno fatto tutto quello che era in loro potere per appoggiare Israele e punire i Palestinesi presumibilmente intransigenti. Il Diritto al Ritorno è, tuttavia, rimasto ciò che ha  spinto la resistenza palestinese, come continua a dimostrare la Grande Marcia del Ritorno di Gaza in corso da marzo.

La verità è che tutto il denaro che è nei forzieri di Washington non rovescerà quella che è ora una convinzione profondamente radicata nei cuori e nelle menti di milioni di rifugiati in tutta la Palestina, il Medio Oriente e il mondo.

Ramzy Baroud è un giornalista, scrittore e direttore di Palestine Chronicle. Il suo prossimo libro è: ‘The Last Earth: A Palestinian Story’ (Pluto Press, London). Baroud ha ottenuto un dottorato in Studi Palestinesi dell’Università di Exeter ed è Studioso Non Residente presso il Centro Orfalea per gli Studi Globali e Internazionali all’Università della California, sede di Santa Barbara.  Visitate il suo sito web: www.ramzybaroud.net.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/the-real-reasons-behind-washingtons-war-on-unrwa

Originale: non indicato

Traduzione di Maria Chiara Starace

Traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC BY NC-SA 3.0

 

I VERI MOTIVI CHE STANNO DIETRO ALLA GUERRA DI WASHINGTON ALL’UNRWA

http://znetitaly.altervista.org/art/25962

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