Il Consiglio Mondiale delle Chiese: stop agli insediamenti!

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Le chiese e gli altri partner ecumenici del Concilio Mondiale delle Chiese (WCC) hanno ricevuto un appello a “mobilitare i loro membri e il pubblico” per contrastare la decisione israeliana di costruire 900 nuove unità abitative nell’insediamento di Gilo su terra palestinese di Gerusalemme est. Il segretario generale del WCC, il rev. Samuel Kobia, ha sollecitato tutti “ad agire con decisione per costringere a far fare marcia indietro a questa decisione del governo di Israele e al programma di insediamenti che propone.”

In una dichiarazione pubblica, Kobia ha espresso “una grande delusione” per questo sviluppo ed ha enfatizzato che il WCC  condanna fortemente la decisione del governo di Israele ad espandere l’insediamento illegale di Gilo perché riteniamo che questa decisione intralcerà i tentativi ora in atto per rifar partire i negoziati di pace.”

Riferendo una posizione adottata dal Comitato Centrale del WCC nel suo incontro di Settembre 2009, Kobia ha avvertito che, “se gli insediamenti continuano ad espandersi e a proliferare, complicheranno ulteriormente i negoziati e possono distruggere ogni possibilità per la pace”. Continua dicendo: “Le persone di coscienza e di buona volontà in tutto il mondo stanno aspettando che il governo di Israele si muova in direzione di una risoluzione di un interminabile conflitto piuttosto che continuare con politiche che hanno portato verso un punto di non ritorno.

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