Il Freedom Theatre di Jenin deve vivere!

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Juliano Mer-Khamis

E´ nelle nostre mani, apriamole alla solidarietà!

Juliano Mer-Khamis, “cento per cento palestinese e cento per cento ebreo”, come diceva di sè, è stato ucciso davanti al teatro di Jenin, il Teatro della Libertà, fondato da sua madre Arna durante la prima Intifada.

Una perdita incommensurabile, i bambini, i giovani e le giovani, attori, registi, collaboratori e migliaia di persone in Palestina, in Israele e nel mondo piangono un uomo straordinario che aveva trovato nell’arte la forma di resistenza più alta per combattere per la giustizia e la libertà.

Il Teatro della Libertà deve vivere!

C’è bisogno di solidarietà concreta!

Rivolgiamo un appello per raccogliere 8.000 euro, serviranno a pagare l’affitto di un anno per un nuovo spazio sempre nella città di Jenin, ma all’esterno del campo profughi.

Ci sarà bisogno di molto altro, ma intanto noi possiamo fare un piccolo passo. Tutte le persone impegnate nel Teatro non voglio più restare nel campo profughi di Jenin, dove il teatro è nato, con Arna nella prima Intifada, e rinato con Giuliano nella seconda Intifada.

Nel campo non si sentono più al sicuro, gli assassini non sono ancora stati identificati, non vogliono mettere a rischio altre vite.
Ma sono determinati a continuare e portare a termine i progetti sui quali stavano lavorando: scuole di comunicazione, teatro, cinema, realizzazione di opere teatrali. La continuità del Teatro della Libertà, è una sfida in primo luogo contro l’occupazione militare israeliana, ma anche contro quella, seppure molto piccola in numero ma estremamente pericolosa, parte della società palestinese che considera la libertà di pensiero e l’espressione artistica come forme di corruzione morale.

Le donne e gli uomini del Freedom Theatre sono consapevoli delle difficoltà di questa sfida, ma sanno che per conquistare libertà ed un umanità migliore, questa sfida è indispensabile.

Raccogliamo anche noi questa sfida, vale anche per noi.

Siamo certi che non lascerete cadere questo appello nel vuoto.

Luisa Morgantini, Portavoce Associazione per la Pace

Per le donazioni : www.assopace.org

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