Il glorioso stato di Israele e la sua discriminazione anti-araba.

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Scritto da Associazione   Creato Domenica, 21 Aprile 2013 12:40

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Haaretz.com

15.04.2013
http://www.haaretz.com/opinion/the-glorious-state-of-israel-and-its-anti-arab-discrimination.premium-1.515462

Il glorioso Stato di Israele e la sua discriminazione anti-araba

 

Che si tratti della copertura dei media di un terribile incidente stradale della settimana scorsa a Nesher [6 morti, molti feriti] o del piano ferroviario del Ministero dei Trasporti per la Galilea, il razzismo verso gli arabi in questo paese non può essere nascosto. 

di Yitzhak Laor    

Come tutti abbiamo scoperto lo scorso Mercoledì pomeriggio riguardo al terribile incidente stradale nel nord di Israele, nella città di Nesher, le stazioni radio hanno cominciato ad andare avanti e indietro in una serie di breaking news piene di  emozione, insistendo sul fatto che quello che era successo era stato un attacco terroristico. Sull’onda dell’emozione, era chiaro che il conducente del camion che aveva provocato l’incidente era un arabo, solo più tardi, quella sera, si è saputo che anche le vittime dell’incidente erano arabi.

 Il paese si è tranquillizzato, l’isteria si è trasformata in un lutto distaccato. È stato riferito di precedenti infrazioni del camionista, così come dell’intenzione dello Stato di accusarlo di omicidio colposo. Ciò che non è stato evidenziato è stato che molti camionisti sono arabi. Perché scelgono di fare questo lavoro così estenuante? Chi li manda sui posti di lavoro? Chi controlla attentamente le loro ore di turno e le ore di lavoro consentite? Tutto questo non è importante. I camion di solito appartengono a proprietari ebrei, così come i profitti. La distribuzione del lavoro nell’economia lo dimostra.

I treni veloci che il Ministro Trasporti Yisrael Katz sta progettando per attraversare tutta la regione della Galilea non si fermeranno davanti ai grandi villaggi arabi e ai paesi arabi affollati. Katz è un razzista veterano e non è il solo. Per giudaizzare la Galilea, una politica apertamente razzista contro cui nessuno protesta, autostrade veloci che passano attraverso quelli che una volta erano villaggi, ma che non possono essere commemorati con monumenti alla Nakba palestinese. Ad esempio, la Route 70 e la Route 85, corrono sopra il villaggio di al-Birwa, il luogo di nascita del poeta nazionale palestinese Mahmoud Darwish, in quattro direzioni.

Si suppone che i sopravvissuti della Nakba, cittadini dello stato democratico ebraico, si immetteranno nelle autostrade agli svincoli situati nei pressi delle comunità ebraiche. Taibeh e Tira, la prima una città e l’altra un grande paese, situate vicino alla Route 6, non hanno uno svincolo, ma ce n’è uno vicino alle minuscole comunità ebraiche di Kochav Ya’ir e Tzur Natan.

Questo è il vero contenuto dello Stato di Israele. In tutti i settori, compreso il mondo accademico, dove le facoltà non sono così insensibili come i leader della comunità di Nazareth Illit. Ma anche loro godono nel tenere la torta per sé, i piaceri del silenzio li fanno star bene in un contesto liberale. Questo è lo “Stato ebraico”, e, di conseguenza, i bambini arabi ricevono meno istruzione e il tasso di mortalità è più alto. Pertanto, i loro villaggi diventano sempre più affollati e la povertà aumenta.

È facile per gli israeliani ingannare se stessi sui territori occupati. Non vi è alcuna restrizione alla dittatura militare, ma è “temporanea”, finché non si trova una soluzione. Tuttavia, dal momento che “i palestinesi non vogliono una soluzione” allora “noi siamo nel giusto”, un supremo piacere  letterale.

Al contrario, i cittadini arabi di Israele vivono sotto la discriminazione razzista che nessun autoinganno può mascherare. C’è un altro paese in Occidente, dove i nomi del 20% dei suoi cittadini non compaiono tra i corrispondenti televisivi, la stampa, le scienze, il mondo accademico o i dipendenti statali delle grandi città, non in un rapporto di 2 a 10 , ma neppure di 1 a 10? E sta peggiorando  con il passare del tempo.

La percentuale di arabi occupati in tutti i servizi civili è di circa il 7 per cento. Il salario orario reale medio degli arabi nel 2009 era inferiore di circa il 40 per cento a quello degli ebrei, e la situazione si sta deteriorando. Non solo ci sono più poveri tra gli arabi, ma questi poveri sono più poveri rispetto ai poveri ebrei e la povertà aumenta nel corso degli anni.

Il ministro dei trasporti Katz promette agli abitanti di Beit She’an che saranno molto più vicino al centro del paese. Il valore delle loro case aumenterà quando la loro città sarà collegata, grazie alla ferrovia, al centro del paese. Ma per quanto riguarda la povertà degli arabi in Israele? Si dovrebbe iniziare affrontando la questione dei beni immobili: nei villaggi e nelle città arabe le case non hanno alcun valore economico.

Mentre la loro popolazione  è cresciuta ed è stato proibito di costruire nuove case fuori dal ghetto loro assegnato nel 1948, loro hanno ampliato le loro case per creare appartamenti per le loro famiglie allargate. Questi appartamenti non hanno alcun valore di vendita o di acquisto. E’ impossibile affittarli e andare in città a lavorare, il confino degli arabi al loro luogo di residenza, l’endogamia e la disoccupazione fanno tutti parte della loro ghettizzazione per la gloria dello Stato di Israele.

 (tradotto da barbara gagliardi
per l’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus)

http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=4154:il-glorioso-stato-di-israele-e-la-sua-discriminazione-anti-araba&catid=26:dal-medio-oriente&Itemid=76

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