Posted on 6 marzo 2014 by dimitri
Nella notte fra mercoledì 5 e giovedì 6 marzo, circa sessanta donne francesi, belghe e statunitensi che hanno risposto all’appello per l’8 marzo lanciato nei mesi scorsi da alcune attiviste nella Striscia di Gaza, sono state sequestrate illegalmente dalla polizia egiziana al loro arrivo all’aeroporto del Cairo. Le donne hanno rifiutato di lasciarsi espellere dal Paese ed hanno improvvisato un sit-in nell’aeroporto, dove sono accorsi i rappresentanti diplomatici francesi, oltre a molti giornalisti. Nei giorni scorsi, due attiviste dell’associazione statunitense “Code Pink” e la Premio Nobel irlandese Mairead Maguire erano state espulse dal Paese e dichiarate “persone non gradite”. L’occupazione pacifica dell’aeroporto del Cairo è tuttora in corso.
Da ieri sera, inoltre, alcune attiviste belghe dirette al Cairo sono state fermate all’aeroporto romano di Fiumicino. Nadia Boumazoughe, una delle attiviste in scalo a Roma, ha dichiarato ad un’agenzia belga che “Evidentemente, alcune nostre connazionali sono state inserite in una black list, ma non sappiamo perchè. Forse, a causa della loro partecipazione ad un’azione Benvenuti in Palestina”, missione internazionale che, nell’aprile 2012, ha visto centinaia di attivisti internazionali – fra cui alcune decine di italiani – bloccati, per ordine delle autorità israeliane, in diversi aeroporti (Parigi, Roma, Bruxelles, Francoforte, Istanbul) per impedirgli di raggiungere la Palestina occupata. Altri attivisti, che erano riusciti a raggiungere l’aeroporto di Tel Aviv, vennero arrestati ed espulsi da Israele dopo alcuni giorni di detenzione. Informazioni ed aggiornamenti su www.europalestine.com.
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