Il Medio Oriente brucia

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di Maria Letizia Gualdoni

E mentre brucia, forse l’Europa e l’Occidente tutto stanno a guardare, con la paura che qualche scintilla di questo fuoco cada sul suolo pacifico delle loro nazioni. Con in timore, che la “democrazia” mondiale, venga minacciata.
Lo spauracchio della democrazia. Chi si ricorda che “democrazia”, vuol dire “governo del popolo”? C’è solo d inchinarsi davanti a questi popoli arabi, che da dicembre, stanno lottando per la libertà. Che la democrazia, ce la stanno insegnando.
In tutto questo… anche qualcun altro sta a guardare. Un striscia. Una striscia di terra, con un popolo incatenato, che sono certa in questi giorni, sta osservando ammirato i suoi fratelli arabi sollevarsi chiedendo diritti e libertà. Un popolo, che solo può sognare di alzare la voce e chiedere libertà e democrazia.
Gaza, mio adorato popolo… che come le stelle, stai a guardare… da lontano, ammirato.
Cosa pensano i tuoi figli, Gaza?
L’ho chiesto a un amico che mi è stato accanto, fedelissimo per mesi durante i mesi in cui ho lavorato a Gaza. Un fratello che nulla mai ha chiesto, se non la libertà di studiare.
Rafat ha 25 anni, un viso così candido che potrebbe davvero essere un fratello italiano. Per mesi, ha condiviso con me i suoi desideri e le sue preoccupazioni. Una sola cosa chiede: la libertà di andare all’estero per studiare e ottenere un master in fisioterapia. Grandissimo professionista, davanti alla privazione e alle limitazioni di Gaza, è sempre stato capace di porre davanti a tutto, la dignità umana.
Non sono beni materiali che mancano a Gaza, e soprattutto a Rafat. È la possibilità di dare un senso alla propria vita. Di avere un senso per gli altri.
E oggi che gli chiedo cosa gli passa per la testa davanti alle TV che raccontano ora dopo ora, un popolo di arabi in rivolta contro le tirannie del Medio Oriente, mi dice:
Felice di quel che sta accadendo, ma preoccupato per il future: sarà migliore? O no?
Secondo me non c’è speranza per il futuro a Gaza. Il tempo porterà le risposte.
Come tu ben sai, ho un lavoro che mi porta via gran parte del mio tempo ma forse lo perderò… forse tra non molto. Come molti miei colleghi, finirò con l’avere un sacco di tempo libero che andrà perso, senza nessun beneficio per le persone e l’umanità. Abbiamo grandi abilità umane e tecniche, che potrebbero fruttare molto se solo potessimo avere un buon lavoro o la possibilità di studiare all’estero. Invece ogni nostra potenzialità va sprecata. E questo, vale per ben più del 50% dei ragazzi diplomatisi a Gaza.
La popolazione di Gaza è molto arrabbiata per l’immenso numero di morti e per la violenza che si sta usando contro i dimostranti. In questi tempi, stiamo rivivendo i brutti momenti che noi stessi abbiamo vissuto in passato a causa dell’esercito israeliano che ha sempre fatto lo stesso con i palestinesi. Tutti sono convinti che Gheddafi verrà cacciato come tutti gli altri ed è solo questione di tempo. La maggior parte della popolazione di Gaza sta mostrando supporto e compassione al popolo libico contro il suo crudele leader e le augura una vita migliore.
Non mi stancherò mai di urlare che i palestinesi sono persone fantastiche. Da dentro una gabbia, condannati a contemplare la libertà fuori, ci insegnano che i beni materiali, non sono nulla. Non valgono niente. Se non abbiamo un senso da dare alla nostra vita. Se non abbiamo il diritto e la libertà, di costruirci uomini e di essere utili per altri uomini.
Commossa fino alle lacrime, da questo popolo che chiede solo il diritto di esistere e compatisce (nel senso più profondo del termine) tutti i dolori del mondo di fuori.

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