Il mercato delle armi frena dopo anni di crescita, ma il Medio Oriente compra e vende di più

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tratto da: https://www.remocontro.it/2021/03/17/il-mercato-delle-armi-frena-dopo-anni-di-crescita-ma-il-medio-oriente-compra-e-vende-di-piu/

rem rem 17 Marzo 2021

 

Guerre future nel mondo dal rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute, il Sipri. I trasferimenti internazionali di armi si stabilizzano dopo anni di forte crescita, ma un eccezionale aumento dell’importazioni di armi di ogni genere da parte di alcuni paesi arabi e di tre industrie militari israeliane tra i leader mondiali del settore.

Per la prima volta dal 2001, il volume delle consegne di armi importanti tra paesi non è aumentato tra il 2011-2015 e il 2016-2020. Tuttavia, i trasferimenti internazionali di armi rimangono vicini al livello più alto dalla fine della guerra fredda. E crescono nel Medio Oriente, afferma il SIPRI.

Armi nucleari mondo 2020

Compravendita di ‘armi importanti’, chi più chi meno

«Trasferimenti internazionali di armi importanti», definizione ammorbidente con cui chiamare il traffico degli armamenti più corposi e micidiali. Calcoli Ispi col confronto dati ogni cinque anni. Dal 2011 ad oggi volume di armamenti allo stesso livello. Ma chi più e chi meno.
Crescono tre dei cinque principali esportatori di armi – USA, Francia e Germania – compensato dal calo delle esportazioni di armi russe e cinesi.
Secondo i nuovi dati pubblicati sui trasferimenti globali di armi, le importazioni dal Medio Oriente sono aumentate del 25% nel periodo, trainate principalmente da Arabia Saudita (+61%), Egitto (+136%) e Qatar (+361%).

Tra Covid e guerre, gara al peggio

Tutto ancora da valutare, precisano i ricercatori Sipri, l’impatto economico della pandemia Covid che potrebbe costringere alcuni paesi rivalutare le loro importazioni di armi nei prossimi anni. «Ma anche al culmine della pandemia nel 2020, diversi paesi hanno firmato grandi contratti per armi importanti».

Chi compra e chi venda, quanto e cosa

Gli Stati Uniti rimangono il più grande esportatore di armi, aumentando la loro quota globale di esportazioni di armi dal 32 al 37 per cento dal 2011-15 a oggi. Gli Stati Uniti hanno fornito armi importanti a 96 stati nel 2016-20, molto più di qualsiasi altro fornitore. Quasi la metà (47%) dei trasferimenti di armi Usa è andata in Medio Oriente. La sola Arabia Saudita rappresentava il 24% delle esportazioni totali di armi statunitensi. L’aumento del 15% delle esportazioni di armi statunitensi tra il 2011-15 e il 2016-20 ha ulteriormente ampliato il divario tra gli Stati Uniti e il secondo esportatore di armi, la Russia.

Podio Usa, inseguono a distanza Francia e Germania

La Francia ha aumentato le sue esportazioni di armi importanti del 44% e ha rappresentato l’8,2% delle esportazioni mondiali di armi nel 2016-20. India, Egitto e Qatar hanno ricevuto insieme il 59% delle esportazioni di armi francesi.
La Germania ha aumentato le sue esportazioni di armi importanti del 21% tra il 2011-15 e il 2016-20 e ha rappresentato il 5,5% del totale globale. I principali mercati per le esportazioni di armi tedesche erano la Corea del Sud, l’Algeria e l’Egitto.

I ‘cattivi’ e la armi in casa

Le esportazioni di armi della Russia, che rappresentavano il 20% di tutte le esportazioni di armi importanti nel 2016-20, sono diminuite del 22%. La maggior parte – circa il 90% – di questa diminuzione è stata attribuita a un calo del 53% nelle esportazioni di armi in India, con Modi-Trump, diventata mercato Usa. Mosca vende soprattutto in Cina, Algeria ed Egitto.
Cina, il quinto esportatore mondiale di armi nel 2016-20, -7,8 per cento tra il 2011-2015 e il 2016-20. Le esportazioni di armi cinesi hanno rappresentato il 5,2% delle esportazioni totali di armi nel 2016-20. Pakistan, Bangladesh e Algeria sono stati i maggiori destinatari di armi cinesi.

Domanda in crescita in Medio Oriente

Gli stati del Medio Oriente negli ultimi cinque anni hanno importato il 25 per cento in più di armi. L’Arabia Saudita, il più grande importatore di armi al mondo, ha aumentato le sue importazioni del 61% e il Qatar del 361%. Le importazioni di armi da parte degli Emirati Arabi Uniti sono diminuite del 37%, ma diverse consegne programmate di armi importanti, comprese 50 aerei da combattimento F-35 dagli Stati Uniti concordate nel 2020, suggeriscono che gli Emirati Arabi Uniti continueranno a importare grandi volumi delle armi.

Sul MO i dettagli da Michele Giorgio

Armi in Medio Oriente +25%. Ma dove e chi? Chi è già molto ben armato, vende. Le esportazioni israeliane sono cresciute del 59% negli ultimi cinque anni. E i tre giganti delle industrie militari dello Stato ebraico – Elbit Systems, IAI e Rafael Advanced Defense Systems – sono tra i leader mondiali del settore. «Il confronto tra Israele e Iran è sempre più aperto e Tel Aviv non fa mistero dei suoi piani di attacco alle centrali nucleari iraniane se gli Usa non confermerà la linea del pugno di ferro contro Tehran adottata da Donald Trump».
Secondo il ministro della difesa israeliano, Benny Gantz, l’industria militare nazionale è in grado di fornire alle forze armate «mezzi più letali, accurati ed efficaci». Dietro l’«Iron Sting» c’è la Elbit Systems che conquista anno dopo anno importanti fette di mercato anche in Europa. Le industrie militari israeliane hanno fatto grandi passi avanti anche in India e in altri paesi. Arriva da Israele il 69% delle importazioni di armi dell’Azerbaigian che lo scorso anno ha combattuto una guerra sanguinosa contro l’Armenia in cui i droni killer israeliani hanno avuto un ruolo chiave.

L’Italia in silenzio e tra molti imbarazzi

L’Italia è stato il decimo maggior esportatore di armi al mondo, soprattutto aerei militari (1.439) e navi (796), nell’ultimo quinquennio diminuite del 22 per cento. I paesi maggiori compratori del Made in Italy armato, Turchia (18 per cento), Egitto (17 per cento) e Pakistan (7,2 per cento). Grandi imbarazzi politici per le armi all’Egitto dopo le non risposte sull’uccisione del ricercatore italiano Giulio Regeni e ora il caso Zaki.
Meno export, ma peggio, Italia al 19esimo posto dei maggiori importatori al mondo, in aumento rispetto al 2011-2015. I paesi che hanno fornito più armi all’Italia sono Stati Uniti, Germania e Israele.

 

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