Impedito l’accesso all’acqua ai beduini

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Si aggrava sempre di più la situazione dei beduini che vivono in Palestina, nell’area di Gerico: Israele impedisce loro l’accesso all’acqua cosi’ come ai bambini di andare a scuola. La denuncia è della ong Cisp – Sviluppo dei popoli.

“Si tratta di un territorio molto arido”, ha spiegato Paolo Dieci,” in cui non piove quasi mai e dove l’accesso all’acqua potabile è diventato impossibile e molto caro, soprattutto per i beduini che vivono in aree rurali e lontane. Gli accordi di Oslo hanno posto quest’area sotto il controllo israeliano, che di fatto ha proibito totalmente la costruzione di cisterne e pozzi, e ristretto anche il numero di terre pascolabili per le greggi dei beduini.

L’unico modo che hanno per avere l’acqua è comprarla a nord di Gerico, trasportandola con trattori e conservandola in serbatoi di plastica, con costi proibitivi”.

Al confine con Gerusalemme, la situazione è ancora peggiore. I beduini vivono in una ‘terra di nessuno’ e non possono accedere alle loro terre a causa del muro costruito da Israele, costretti a sopravvivere con quanto gli danno le ong e i palestinesi, anche se l’esercito e le autorità civili cercano di impedire qualsiasi tipo di aiuto.

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