In arrivo una guerra Israele-Russia?

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REDAZIONE 30 MAGGIO 2013

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sistema di difesa aerea S-300

 

di Juan Cole – 30 maggio 2013

Il ministro della difesa israeliano Moshe Yaalon martedì ha duramente minacciato la Federazione Russa affermando che se Mosca darà seguito al suo piano di inviare il sistema di difesa aerea S-300 alla Siria, Israele bombarderà le rampe. Poiché i sistemi saranno accompagnati da esperi russi, qualsiasi attacco israeliano potrebbe ben uccidere personale russo e creare una crisi tra stati nucleari mai vista da quando India e Pakistan hanno giocato al braccio di ferro atomico nel 2002.

Israele teme che i missili possano cadere nelle mani di forze d’opposizione quali il Fronte Nusra, affiliato ad al-Qaeda, e potrebbero essere diretti contro aerei civili israeliani. Teme anche probabilmente che se il regime si trovasse sull’orlo del crollo, potrebbero essere trasferiti a Hezbollah e ostacolare così la libertà di movimento israeliana nel Libano meridionale.

Contemporaneamente Sergei Ryabkov, il viceministro degli esteri della Federazione Russa ha affermato che l’incapacità dell’Unione Europea di decretare il bando all’esportazione di armi in Siria non farebbe che accelerare l’invio degli S-300.

Ryabkov ha detto dello schieramento di difesa aerea:

“Posso solo dire che andiamo avanti al riguardo. Crediamo che passi simili vadano parecchio in là nell’impedire ad alcune “teste calde” di prendere in considerazione scenari in cui a questo conflitto potrebbe essere dato un carattere internazionale con la partecipazione di forze esterne.”

(L’Unione Europea ha appena mancato di decretare un bando alla Siria che era fortemente appoggiato dalla Svezia, dall’Austria e dalla Repubblica Ceca, ma cui si erano opposte Francia e Gran Bretagna. Anche se queste ultime due non hanno detto che ora forniranno armi ai ribelli, potrebbero ben fare quel passo e non incontrare più un ostacolo nell’Unione Europea. Si dice che il russo Putin sia molto adirato per il cambiamento).

[… video di Russia Today omesso …  – n.d.t.]

In altre parole, come ho scritto su Truthdig, il presidente russo Vladimir Putin è deciso a puntellare il regime Baath di Bashar al-Assad e vede sempre più il rafforzamento delle difese aeree di quest’ultimo come una chiave per la sopravvivenza del regime. Tale rafforzamento non è d’aiuto contro i ribelli dell’Esercito Libero Siriano, che non dispone di forze aeree, bensì contro qualsiasi futuro piano occidentale di una zona d’interdizione al volo e contro gli attacchi aerei israeliani (è interessante che Ryabkov non abbia citato Israele, ma le sue azioni fanno chiaramente parte di ciò cui Putin si sta opponendo). Putin ha una visione molto fosca di quanto la NATO ha fatto in Libia ed è deciso a impedire una ripetizione di tale intervento contro uno stato satellite della Russia. E’ anche preoccupato che gli attacchi aerei israeliani contro la Siria possano indebolire il fragile regime di Damasco.

A meno che i russi o gli israeliani cedano, per la loro retorica si sono messi su un potenziale sentiero di guerra.

Yaalon è un mediocre neoconservatore israeliano che è stato cacciato da capo di stato maggiore dell’esercito nel 2005 per essersi opposto al ritiro israeliano degli insediamenti dalla Striscia di Gaza. Successivamente ha aderito al partito Likud di estrema destra. Ha definito i palestinesi un “cancro” e ha dichiarato che Israele doveva prendere in considerazione l’uccisione del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. In breve è un po’ eccentrico e una testa calda, il che non è ciò che si vorrebbe vedere al ministero della difesa di uno stato dotato di armi nucleari.

E’ difficile sapere quanto sia decisa Mosca nel suo corso. Alcuni esperti russi non credono che gli S-300 saranno effettivamente consegnati o che lo saranno prima della conferenza generale di pace programma tra il ministro degli esteri Sergei Lavrov e il segretario di stato statunitense John Kerry. Altri esperti russi sono pessimisti quanto all’effettivo decollo di tale conferenza, considerati il disordine nei ranghi dei ribelli e l’ambivalenza degli stati confinanti.

Ma Ryabkov sembra aver segnalato che Putin è deciso a impedire bombardamenti occidentali o israeliani contro il regime e che ciò è il principale motivo della fornitura ora degli S-300. Se va preso sul serio, allora Putin potrebbe andare a vedere il bluff israeliano. A quel punto Yaalon dovrà rischiare un aggravamento dei rapporti con la Russia o accettare in silenzio che la Siria rientri nell’area d’influenza della Russia e non in quella di Tel Aviv. L’un passo o l’altro rappresenteranno un grosso cambiamento nella geopolitica del Medio Oriente.

Considerato che sia Israele sia la Russia sono stati nucleari, e considerato l’assoluto appoggio statunitense a Israele, il conflitto tra  le due nazioni è estremamente pericoloso per il mondo e per gli Stati Uniti. Il 1973 è stato probabilmente l’ultima volta che gli USA sono entrati in allarme nucleare, e ciò fu per il pericolo che l’Unione Sovietica intervenisse nella guerra del 1973 (nella quale Yaalon ha combattuto e durante la quale Putin era soltanto uno studente universitario, essendo entrato nel KGB nel 1975).

Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://www.zcommunications.org/the-coming-israeli-russian-war-by-juan-cole

Originale: Informed Comment

traduzione di Giuseppe Volpe

Traduzione © 2013 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

http://znetitaly.altervista.org/art/11022

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