4 gennaio 2012
Tanya Rosenblit, la donna israeliana che si rifiutò di obbedire agli ordini di un ultraortodosso a bordo di un autobus, ha denunciato alla polizia di aver ricevuto varie minaccie di morte via telefono, e-mail e Facebook.
Il fatto era avvenuto qualche settimana fa a bordo di un autobus pubblico in viaggio da Ashdod a Gerusalemme. La donna si era seduta vicino all’autista per aver informazioni dove scendere, ma questo non andava bene ad un uomo ultraordosso che pretendeva che si sedesse nel fondo del bus, per mantenere la separazione tra uomini e donne. La Rosenblit rifiutò.
Il rifiuto ha avuto molta eco in Israele, dove la donna è ormai conosciuta come la “Rosa Parks israeliana” (la signora afroamericana che nel 1955 rifiutò di lasciare il posto su un autobus ad un bianco).
Gli ultraordossi stanno cercando di imporre una segregazione fra sessi a bordo degli autobus pubblici da loro usati, che crea forti attriti con i laici.
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