THURSDAY, 05 APRIL 2012 07:41 ALTERNATIVE INFORMATION CENTER
La colonia israeliana di Har Homa, di fronte al villaggio palestinese di Beit Sahour (Foto: Gustav Winters, AIC)
Dopo che l’esercito israeliano ha forzatamente sfrattato dieci famiglie di coloni dalla casa palestinese che avevano occupato nella Città Vecchia di Hebron la scorsa settimana, il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che il governo sta lavorando alla “legalizzazione” di tre insediamenti israeliani in Cisgiordania: Bruchin, Sansana e Rachalim.
Neyanyahu ha chiesto alla Procura Gnerale di garantire che l’insediamento di Givat Ulpana non verrà evacuato. Era stato lo stesso governo israeliano ad imporre l’evacuazione di Givat Ulpana entro maggio di quest’anno.
“Il principio che mi guida è il rafforzamento della presenza ebraica in Giudea e Samaria – ha detto Netanyahu martedì pomeriggio – Lo stiamo già facendo anche ad Hebron, la città dei nostri antenati”. Il premier ha poi aggiunto che “c’è un principio che manteniamo: facciamo tutto ciò nel rispetto della legge e continueremo a farlo”.
Come appare chiaro dai tre insediamenti menzionati sopra, “obbedire” alla legge significa spesso cambiare la legge stessa.
Mentre lo sfratto dei coloni dall’abitazione nella Città Vecchia di Hebron è stato condotto sotto la supervisione di Netanyahu, il ministro della Difesa Ehud Barak è stato il principale target delle dure critiche dei partner nella coalizione di governo. Il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman è arrivato a dire che la stabilità della coalizione è messa in pericolo, a meno che l’autorità sulle colonie in Cisgiordania sia tolta dalle mani di Barak e assegnata ad una commissione ministeriale.
La cacciata dei coloni dalla casa palestinese ad Hebron è una falsa pista. Ieri il Ministero dell’Edilizia israeliano ha pubblicato un bando di gara per la costruzione di almeno 830 nuove unità abitative a Gerusalemme Est, nella colonia di Har Homa. La maggior parte delle abitazioni sarà costruita nella nuova area della colonia, chiamata Har Homa Gimel, che porterà l’insediamento sempre più vicino al villaggio palestinese di Beit Sahour.
Tradotto in italiano da Emma Mancini (Alternative Information Center)
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