Una commissione d’inchiesta afferma che il piccolo gazawi, ucciso nel 2000 tra le braccia del padre, è vivo. E accusa France 2: propaganda antisemita.
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Sia France 2 (e il giornalista Charles Enderlin, autore del filmato) che la famiglia al-Dura si sono subito detti pronti a collaborare ad un’inchiesta indipendente che indaghi sull’incidente. “Dal giorno della morte ad oggi, France 2 ha sempre mostrato la volontà di partecipare ad un procedimento legale ufficiale, secondo gli standard internazionali”, ha fatto sapere la tv francese, mentre il giornalista Enderlin ha riportato che mai nessuno, da parte israeliana, lo ha contattato. Non solo: France 2 si è detta pronta ad aiutare la famiglia al-Dura nella riesumazione del corpo del piccolo Mohammed.
Il padre Jamal ha infatti fatto sapere ieri di voler riesumare il corpo del bambino, sottoporlo ad autopsia e al test del DNA: “Vogliono davvero un’inchiesta internazionale? Israele la vuole? Non dico la gente di Israele, ma il governo e l’IDF”, ha detto ieri Jamal al-Dura all’Army Radio, aggiungendo di aver più volte contattato le autorità israeliane in merito all’inchiesta senza però ricevere alcuna risposta. “L’Autorità Palestinese ha i proiettili israeiani – ha continuato Jamal – Mi chiedo perché Israele abbia distrutto quel muro dopo l’incidente. Volevano cancellare tutto.Mohammed non è solo mio figlio, è il figlio di tutta la Palestina”. Nena News
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=75275&typeb=0&Israele-Mohammed-al-Dura-non-e-mai-morto
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