Friday, 19 August 2011 12:37 Marta Fortunato, Alternative Information Center
Palestinesi in coda al checkpoint di Betlemme (foto: Marta Fortunato)
Terzo venerdì di Ramadan con restrizioni ancora più severe per i palestinesi. Dopo gli eventi di ieri, le autorità israeliane hanno deciso di vietare l’ingresso alla moschea al-Aqsa a tutti i palestinesi della Cisgiordania.
In pratica è stato consentito di partecipare alla preghiera del venerdì solo agli uomini di età superiore ai 50 anni e alle donne oltre il 40° anno di età, residenti in Israele o a Gerusalemme Est. Un’ulteriore restrizione della libertà di movimento, giustificata, ancora una volta, da motivi di sicurezza. Dopo il triplice attacco avvenuto nel sud di Israele in cui hanno perso la vita 14 persone, e dopo l’inizio degli attacchi aerei contro la Striscia di Gaza, le autorità israeliane temevano che potessero scoppiare proteste violente a Gerusalemme. E hanno deciso di blindare la città e di limitare fortemente il diritto alla libertà religiosa.
Migliaia di palestinesi residenti in Cisgiordania sono stati fermati questa mattina ai principali posti di blocco ed è stato impedito loro di raggiungere Gerusalemme. Venerdì scorso quasi 25.000 persone avevano attraversato il check-point di Betlemme a partire dalle 4 di mattina per poter partecipare alla preghiera nella moschea di al-Aqsa: un’attesa lunga e stremante per donne e uomini anziani. La polizia palestinese, in un clima di completa normalizzazione, collaborava con i soldati israeliani per controllare che non sorgessero proteste e faceva un primo controllo della carte d’identità e dei permessi dei palestinesi.
Uomini palestinesi in attesa al check-point di Betlemme (foto: Marta Fortunato)
Stamattina, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, la polizia israeliana ha innalzato della barricate intorno a Gerusalemme Est controllando le carte d’identità di tutti coloro che volevano entrare nella città vecchia. Secondo il racconto di alcuni testimoni, molti fedeli diretti alla moschea al-Aqsa non hanno nemmeno potuto varcare le porte della città vecchia.
Non sono mancati gli scontri quando alcune decine di palestinesi hanno cercato di oltrepassare le barriere che bloccavano l’accesso alla Porta di Damasco. Immediata la risposta della autorità israeliane: bombe sonore e cannoni ad acqua hanno disperso la folla e due palestinesi sono stati arrestati.
I numerosi fedeli musulmani a cui è stato negato l’accesso alla città vecchia hanno svolto la preghiera del terzo venerdì di Ramadan per strada, vicino alla porta di Damasco.
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