Israele sta per iniziare la deportazione dei profughi africani anche senza il loro consenso.

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martedì 31 marzo 2015

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Sintesi personale

L’autorità inizierà a deportare i richiedenti asilo dall’ Eritrea e dal  Sudan verso paesi terzi in Africa, anche senza il loro consenso.
L’autorità non ha rivelato l’identità di quei paesi o la natura degli accordi, ma sono apparentemente Uganda e Rwanda, dove circa 1.500 richiedenti asilo sono già stati inviati lo scorso anno, dopo aver firmato la dichiarazione che la loro partenza era volontaria.
In base alla nuova politica  i richiedenti asilo provenienti da Eritrea e Sudan potranno essere espulsi senza il loro consenso. Coloro che si  rifiutano saranno incarcerati a Saharonim  per un periodo indeterminato. Fino ad oggi, Israele ha concesso lo status di rifugiato a solo quattro dei 5.573 richiedenti asilo provenienti dall’Eritrea e dal Sudan.
Ci sono attualmente circa 42.000 cittadini provenienti da questi stati  in Israele, di cui circa 2.000 sono detenuti nel centro di detenzione Holot. Secondo i dati forniti dall’ Alta Corte  5.803 cittadini  hanno lasciato  Israele lo scorso anno, 1.093 dei quali per i paesi terzi.
Israele ha  firmato la   convenzione internazionale sui rifugiati  per cui non può espellere persone le cui vite sarebbero in pericolo nel loro paese.
Durante fase iniziale della nuova politica  i funzionari dell’ immigrazione  esamineranno quale gruppo di quelli attualmente a  Holot sono idonei ad essere inviati  in un paese terzo  e avranno 30 giorni di tempo per lasciare il paese a spese dello Stato Israeliano. Se a un richiedente asilo in Israele è stata offerta la possibilità di trasferirsi in Canada, la persona non ha il diritto di rifiutare, ha  sostenuto avvocato Yochi Gnessin, Una persona alla quale viene offerto il trasferimento in uno Stato che non costituisce un pericolo per la propria vita o la propria libertà non ha il diritto di veto”
Un’indagine di Haaretz pubblicato lo scorso aprile ha rivelato che i richiedenti asilo che hanno lasciato Israele per il Ruanda e l’Uganda non avevano i diritti fondamentali e  lo status giuridico in tali paesi. Questo ha reso praticamente impossibile la loro  sopravvivenza e li ha spinti a lasciare il Ruanda e l’Uganda
Secondo la Convenzione sui rifugiati delle Nazioni Unite, i richiedenti asilo non possono essere inviati in qualsiasi paese a meno che non ci sia un accordo con quel paese  sulla  salvaguardia dei  loro diritti e del loro  benessere  ha osservato Oded Feller, un avvocato che lavora con  l’Associazione dei Diritti Civili in Israele. “Il governo di Israele ha rifiutato di rivelare eventuali accordi con i governi di Uganda e Rwanda  ed è dubbio che esistano tali accordi per iscritto. ha aggiunto 

Israel to begin imminent deportation of some African refugees

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