L’esercito israeliano demolisce 18 case nella Jordan Valley: 108 palestinesi senzatetto

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Thursday, 16 June 2011 13:36 Ahmad Jaradat
I resti delle case demolite dall’esercito israeliano nel villaggio beduino di Fasayil, nella Jordan Valley (foto: Jordan Valley Solidarity Campaign)
Nelle prime ore della mattina di mercoledì, l’esercito israeliano ha condotto una nuova operazione di demolizione nella Jordan Valley, nel villaggio di Fasayil al-Wusta. Più tardi ad essere demoliti sono stati cinque pozzi d’acqua nell’area di Hebron.
Alle sei di mattina di mercoledì 15 giugno, i soldati hanno circondato il villaggio beduino di Fasayil, a Nord di Jerico. Oltre 15 veicoli militari e due bulldozer sono arrivati nella zona e gli ufficiali dell’esercito hanno ordinato ai residenti di evacuare le baracche utilizzate come case. Gli abitanti del villaggio si sono rifiutati e l’esercito ha reagito con la violenza, evacuandoli sotto la minaccia delle armi. I soldati hanno tagliato l’energia elettrica e hanno demolito le baracche. Molti residenti sono ora senza un tetto sulla testa e le loro capre, principale fonte di sostentamento, sono senza alcun riparo.
Secondo le stime fornite dal gruppo di lavoro delle Nazioni Unite per il Trasferimento Forzato, l’operazione ha colpito 103 persone di 18 famiglie, compresi 64 bambini. Circa 21 strutture, di cui 18 abitazioni e tre stalle per gli animali sono state distrutte. La comunità aveva ricevuto gli ordini di demolizione lo scorso marzo.
Ibrahim Obajat, presidente del consiglio del villaggio, ha riportato quanto detto dai soldati: il villaggio è in Area C, sotto il totale controllo israeliano, per cui si può costruire solo previo permesso israeliano. I residenti hanno chiesto più volte i permessi per la costruzione, ma Israele li ha sempre negati. Quest’ultima demolizione è parte della politica israeliana volta all’espulsione dei residenti palestinesi dalla Jordan Valley. Fathi Khtherat, coordinatore della Jordan Valley Solidarity Campaign, ha detto che “molti palestinesi sono stati trasformati in senzatetto, in particolare quelli residenti nei villaggi beduini, come conseguenza della politica israeliana delle demolizioni”.
Nel pomeriggio di mercoledì l’esercito israeliano ha anche demolito cinque pozzi d’acqua nell’area di Alharaiek a Sud di Hebron. I soldati hanno dichiarato l’area “zona militare chiusa” e hanno distrutto i pozzi. Quando i residenti sono arrivati per protestare contro la demolizione, i soldati li hanno attaccati con i calci dei fucili e i gas lacrimogeni. I pozzi d’acqua appartenevano a numerose famiglie residenti nella città di Hebron.

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