L’HogarNiñoDios è una casa di accoglienza per bambini handicappati, abbandonati o in grave necessità, gestita dalle religiose della Famiglia del Verbo Incarnato.
In presente le religiose sono in 6, e l’opera che loro svolgono è dare una casa a 21 bambini e ragazze disabili fisici e mentali che altrimenti non avrebbero dove andare, oltre a seguire altri ragazzi disabili che vengono soltanto per seguire le attività pomeridiane.
Provengono dalle zone limitrofe di Betlemme, da Ramallah, Jenin e Hebron, mandati da altri centri che non li possono tenere perché già pieni, o direttamente dalle famiglie, o ancora perché rifiutati dalle scuole che non vogliono pagare insegnanti specializzati a loro necessari.
Perché questa situazione?
Nella società araba avere dei figli disabili è a volte considerato anche come segno di punizione divina per delle colpe che i membri delle stesse famiglie avrebbero commesso; riconoscere quindi di avere parenti handicappati rappresenta un grave limite sociale. Per questo chi si trova in questa situazione, spesso viene chiuso in isolamento in casa, nascosto alla vista degli altri, reso invisibile.
In un contesto già povero e caratterizzato da una situazione endemica di violenza e tensione come quello palestinese, i bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore. Le madri non sanno come far fronte alle disabilità dei figli a causa della mancanza di una cultura dell’assistenza verso i più deboli e sfavoriti. Molte sono in ogni caso le famiglie che non sanno come trattare il familiare disabile o che, comunque, non credono che si possa fare qualcosa per migliorarne la condizione (scuole specifiche, terapie mirate) e quindi si limitano a nutrirlo e a mantenerlo in vita.
Causa la povertà dei genitori o la loro impossibilità fisica o morale a offrire un vero nido familiare sono frequenti i casi di bambini disabili abbandonati o in situazioni sociali di forte disagio.
Quindi la massima attenzione è rivolta all’aspetto dell’educazione e alla sfera affettiva del bambino: tutti i bambini residenti frequentano le attività di varie scuole speciali che permettono non solo di migliorare l’apprendimento e favorire uno sviluppo adeguato, ma anche di avere una routine simile agli altri bambini che al mattino vanno a scuola e al pomeriggio tornano a casa. Quelli che per vari motivi non possono frequentare la scuola sono assistiti da un’insegnante specializzata.
La Casa d’Accoglienza “HogarNiñoDios” punta a mantenere ed alimentare il rapporto tra il bambino residente e la sua famiglia d’origine, favorendo in ogni modo il reinserimento sociale e familiare del bambino. La casa intende proporre attività congiunte con le famiglie, finalizzate anche all’insegnamento del corretto metodo per prendersi cura del familiare disabile (almeno finché si abbia garanzia che lo considerino e lo trattino con dignità).
Ove il reinserimento non fosse possibile, la Casa si propone come punto di riferimento domiciliare permanente della persona.
La terapia dei bambini comprende interventi settimanali di fisioterapia, idroterapia e musicoterapia. Per ogni bambino viene formulata un’ipotesi di accompagnamento relativamente all’alimentazione, all’abbigliamento, all’igiene e riguardo a situazioni sanitarie specifiche che richiedono l’intervento di specialisti (nutrizionista, pediatra, dentista, fisioterapista).
Il lavoro delle suore non si ferma però dentro i muri del centro, ma si spinge fino agli ambiti familiari dei ragazzi. Questo rapporto continuo ma discreto ha fatto in modo che alcuni di loro possano ora passare alcuni fine settimana presso le famiglie.I genitori possono visitare liberamente i propri figli residenti nella casa e possono così assistere al progresso del bambino, opportunamente seguito dal punto di vista alimentare, fisico, motorio, scolastico, apprendendo al tempo stesso una corretta modalità di approccio e favorendo pian piano l’accettazione del handicap del loro figlio e il reinserimento nella famiglia, anche se solo temporaneo.
L’Hogar “Niño Dios” vive grazie alla Provvidenza, non ha nessuna classe di sussidio né alcuna altra forma di aiuto costante. I bisogni della nostra casa di accoglienza sono non soltanto per i beni primari (cibo, vestiti, pannolini, materiali per la scuola e per le attività ludiche e ricreative), ma anche per l’assistenza medica dei bambini. Loro hanno bisogno in modo costante dell’assistenza di un medico che venga a visitarli e monitorare il loro stato di salute.
La casa dei bambini
Quest'opera viene distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.