Lancaster Nablus: il futuro?

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Martedì, 28 Giugno 2011

Sono qua a Lancaster per un periodo di tempo. Il mio relatore di dottorato (Oleg) lavora qua da alcuni anni. Di tanto in tanto ci vediamo in UK o in Italia. Ci piace portare avanti alcuni progetti anche se lentamente. Il dipartimento di Fisica è forse il migliore in UK. L’università è al sesto posto.  Approfitto di una delle poche risorse rimaste al CNR che permette ai suoi ricercatori di viaggiare e scambiare conoscenze con l’estero.

Il posto è magnifico. Chi conosce l’Inghilterra si ferma a Londra, Oxford, Cambridge e poco altro. Oppure vola in Scozia direttamente. Il nord inghilterra è altra cosa. Lo Yorshire è qua a due passi a est. A nord il Lake District con paesaggi che ricordano i nostri Appennini ma hanno il loro lato caratteristico. E tanti pub in cui bere le birre locali e mangiare i formaggi che qua sono più vari di quelli che si possono avere a Londra.

Non voglio fare uno spot pubblicitario del luogo, anche se lo merita. Parlando con Oleg vengo a sapere che l’università di An-Najah ha preso contatti con quella di Lancaster per lanciare una stretta collaborazione. Il dipartimento di fisica è coinvolto e le cose stanno procedendo bene.

Due anni fa Nandino portò il gruppo di marzo a Nablus. Volle assolutamente visitare l’università perché una giovane palestinese sua conoscente che aveva vissuto a Venezia voleva che andassimo a incontrarla là. Ricordo che il checkpoint all’entrata di Nablus era sempre attivo e dovemmo addirittura scendere attraversarlo e cambiare pullman perché il nostro non poteva entrare in città. Oggi il checkpoint non c’è più. Al contrario la pressione  è crescente a Hebron. Un caso?

Ebbene An Najah è proprio l’università di Nablus. E’ veramente bella con fontane, piante e bar. Edifici moderni. Aule efficienti se paragonate a quelle che ho visto sempre con Nandino a Hebron a ottobre 2010. I finanziamenti qua sono notevoli. Vengono dai paesi arabi, ad esempio gli Emirati Uniti. Si leggono nomi di vari sceicchi sulle targhe commemorative. Ricordo in particolare quella del bel teatro. Direi europeo moderno in stile. Non è il Freedom Theatre di Jenin che ho appena visto a Maggio.

E gli studenti. Le donne portano il velo sui capelli in molti casi ma sono disponibili a parlare e ridono felici. Altre sono veramente donne moderne, diremmo noi, come la nostra bella accompagnatrice. Gli uomini sono molto occidentalizzati nel vestire, riconosco anche alcuni atteggiamenti bulleschi. Nei bar si trova tutto quello che trovereste in europa. Potremmo dire che non pareva di essere a Nablus con un checkpoint a pochi chilometri.

Lancaster sta preparando questo scambio di studenti. L’occidentalizzazione procede. Se cercate il sito di An-Najah troverete altre collaborazioni come quella con la Sud-Corea.

E’ questo il futuro di Nablus? Qual’è quello della Palestina?

Quale è il futuro di Jenin a poca distanza a nord-ovest? E quale quello di Hebron più lontano a sud?

E tutto quello che sta in mezzo?

(fd)

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