Le bugie più ridicole, se ripetute abbastanza a lungo, a qualcuno sembreranno vere

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Lo storico ebreo israeliano Shlomo Sand

 

(http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=&sez=280&id=38551)

Cari amici, vi ho raccontato ieri di un giornalista palestinese, tal Khalid Amayreh che scrive sul sito della Fratellanza Musulmana egiziana (nessuna sorpresa, Hamas dice nel suo statuto di essere una branca dei Fratelli), asserendo che i veri israeliti, i legittimi eredi dei profeti sono i musulmani, e gli ebrei di oggi non sono niente perché a) i “bianchi” askenaziti non discendono biologicamente dai mediorientali dei tempi di Mosè, b) sono oppressori e “assassini di massa” mentre si sottintende che gli Israeliti per bene devono essere vittime, c) la Torah è stata falsificata dalla tradizione ebraica e cristiana, solo il Corano dice la verità. (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=38523)
Tutti  ci siamo sorpresi per la faccia tosta del buon Khalid, e – spero – ce ne siamo fatti una bella risata. Vorrei aggiungere però una piccola riflessione. Solo il punto c) è una specificità dei fratellini egiziani e palestinesi (in realtà di tutto il mondo islamico dai tempi di Maometto). Ma il punto a), che fra l’altro è discretamente razzista, è stato largamente propagandato da ebrei “progressisti”, “pacifisti”, “revisionisti” o come vi piace, in forma più o meno esplicita. Si tratta infatti esattamente del tema di quel libro brutto, tendenzioso e pieno di errori che siu chiama “L’invenzione del popolo ebraico” scritto da uno storico dell’Ottocento come Shlomo Sand, il quale sostiene che gli ebrei attuali sono tutti discendenti di convertiti, provenienti da tutte le parti (il regno dei Khazari, i monti del Marocco, lo Yemen), purché non da Israele. Lui sarebbe accademicamente uno storico dell’Ottocento, e quindi lavora fuori dalla sua competenza, ma non occorre essere un esperto per vedere come stiracchia i fatti, ignora quelli contrari alla sua tesi e amplifica casi minori pur di annullare la continuità dell’ebraismo. Chi ha letto il suo libro, recensito qualche mese fa con insospettabile fervore da Paolo Mieli sul “Corriere” si è certamente chiesto la ragione di tanto furor destruens. Adesso è chiaro. il bravo “postsionista” Schlomo Sand stava preparando le munizioni per i Khalid di turno. Negava il popolo ebraico per aiutare a distruggere lo stato di Israele, come del resto è chiaro leggendo le sue prese di posizioni politiche.

Quanto al punto b), l’argomentazione che i veri ebrei del nostro tempo siano i palestinesi, che il vero olocausto si starebbe compiendo a Gaza è assolutamente comune a tutti i nemici di Israele, dal cardinal Martino (“Gaza è come Auschwitz”) fino a Moni Ovadia, fino a quel filmato oltraggioso pubblicato il giorno della memoria sul sito dell’Unità e ancora mai cancellato (http://video.unita.it/ideare_handler.php?id=http%3a%2f%2fwww%2eyoureporter%2eit%2fview_video%2ephp%3fviewkey%3df61c4d78e3352caa967496378df239fd) di cui vi ho parlato la settimana scorsa (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=280&id=38428) e che fa ancora bellamente mostra di sé sul sito del giornale di un partito che ha la faccia tosta di definirsi democratico (fin che pubblica cose del genere a me pare che lo sia più o meno come Khalid è ebreo). Gli esempi di propaganda per cui gli israeliani sono i nazisti e le vittime (dunque gli ebrei) sono i palestinesi potrebbero riempire non questa cartolina, ma un grosso volume. Inutile dire che è un falso. Utile dire invece che quest’idea che gli ebrei debbano essere per forza le vittime e solo come vittime vadano difesi (ma non troppo, se no che vittime sarebbero) è profondamente, intimamente antisemita, con la colpa ulteriore di una dose di sentimentalismo dolciastro.

Conclusione: quando vi faccio ridere con le sciocchezze piramidali dell’islamismo, ridete ma solo un po’. Perché le menzogne, per colossali che siano, per grossolane fino all’umorismo involontario che ci possano sembrare, se ripetute abbastanza a lungo a qualche imbecille sembreranno verità. E’ la legge di tutta la propaganda totalitaria, quella nazista, quella comunista e anche quella islamista.

Ugo Volli

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