26 LUG 2012
L’esercito israeliano ha recentemente cominciato a mandare propri ufficiali nella colonia di Itamar, nel Nord della Cisgiordania, insediamento da cui partono numerosi attacchi contro la popolazione palestinese. L’esercito vuole che i suoi ufficiali imparino dai coloni di Itamar “a far fronte alle crisi”. L’ennesima forma di cooperazione tra l’esercito israeliano e i coloni.
Il capo della colonia di Itamar e ex rabbino capo dell’esercito israeliano, Avichai Ronsky, ha detto al sito Arutz7 – vicino al movimento delle colonie – che “gli ufficiali lasciano il tour entusiasti”. Ronsky ha poi notato che gli ufficiali vogliono capire “come una comunità con donne, bambini, giovani e anziani, che ha perso 20 suoi membri in recenti attacchi, riesca a crescere e svilupparsi”.
“Parlo loro dell’ideologia che spinge la gente a restare qui – ha aggiunto Ronsky – I residenti vengono qui per appropriarsi della terra di Eretz Israel, sanno che i rivoltosi arabi vogliono buttarci fuori e per questo nessuna famiglia se n’è andata”.
Dopo che gli ufficiali hanno partecipato a training sull’ideologia religioso-messianica del movimento dei coloni, si passa alla “simulazione di situazioni di crisi” per i soldati. Mettendo a confronto coloni e soldati, Ronsky dice di “spiegare ai soldati che anche nell’esercito, se un soldato conosce l’obiettivo e la missione – che è quello di difendere lo Stato di Israele – anche se altri soldati verranno uccisi, lui continuerà fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto”.
Itamar è stata creata nel 1984 come via per stabilire una “presenza ebraica” vicino ala città di Nablus. Itamar è nota tra le comunità palestinesi della Cisgiordania, che soffrono per una lunga serie di attacchi e violenze da parte dei coloni dell’area. Il piccolo villaggio palestinese di Yanoun, ad esempio, che è fiancheggiato dagli insediamenti della colonia, subisce continue vessazioni che hanno spinto alcuni residenti a trasferirsi nel vicino villaggio di Aqraba.
La colonia è stata resa nota alla stampa internazionale lo scorso anno quando cinque residenti di Itamar, compresi tre bambini, sono stati uccisi in un’aggressione. Dopo l’attacco, il governo israeliano ha approvato la costruzione di altre 400 unità abitative, un passo condannato dagli Stati Uniti e dalla comunità internazionale.
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